Diretta Instagram per Luca Toni, con la pagina ChiamarsiBomber. L’ex centravanti viola ha ricordato alcuni aneddoti
Così Luca Toni sulla sua esperienza in viola: “A Firenze c’è stata la mia consacrazione, il primo anno ho vinto la scarpa d’oro. Sono stato il primo italiano, poi l’ha vinta solo Francesco Totti. Ho fatto quasi 50 gol in 80 presenze. Sono stati anni fantastici. Firenze per me è una seconda casa, ho ricordi bellissimi”.
Sull’Inter: “Sono stato vicino nell’anno di calciopoli: Della Valle mi chiese di rimanere a Firenze per aiutare la squadra che partiva da -15 punti. Facemmo un patto che sarei rimasto un altro anno e poi lui in estate mi avrebbe venduto a chi volevo. Fu una grande stagione con Prandelli, Mutu e Montolivo arrivammo in Coppa Uefa. Poi a fine stagione c’erano tante squadre che mi volevano, tra tutte il Milan, ma mi ritrovai Beckenbauer e Hitzfeld sotto casa e scelsi di andare là”.
Sull’opera di convincimento con Ribery: “Lo vidi l’estate scorsa e lui mi disse che non sarebbe rimasto al Bayern. Gli dissi che a Firenze si sarebbe trovato bene sia per la città che per la tifoseria. Lui era carico e voleva fare bene, difatti così è stato. Purtroppo ha avuto un brutto infortunio ma stava recuperando”.
Sull’amicizia con Ribery: “Quando arrivai in Germania parlavo pochissimo tedesco, mentre lui parlava solo francese. Il dialetto modenese è simile al francese, lui parlava un po’ di italiano e quindi riuscivamo a capirci. Si creò una bellissima amicizia, stavamo sempre insieme. Poi lui scartava tutti e mi dava la palla, l’ideale per me. Quel famoso spot all’Allianz dove ci prendiamo in giro è tutto spontaneo, nulla di preparato. Lui è un pazzo scatenato. A entrambi ci piace scherzare e sfottere gli altri, ma poi in campo facciamo la guerra. Con lui mi divertivo tantissimo. Oltretutto non mi pareva manco così brutto (ride, ndr)“.

Di
Redazione LaViola.it