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Tira e molla con la bottega Pozzo. Cara e mai a sconto. Da Cuadrado ieri a De Paul oggi

Dall’Udinese niente sconti per De Paul. Come mai accaduto anche in passato nei tanti tira e molla con la famiglia Pozzo

La bottega friulana di proprietà dei Pozzo si conferma, come sempre è stato negli ultimi, cara. Ottenere uno sconto su una valutazione di mercato imposta dalla presidenza dell’Udinese è un privilegio raro. Lo sa bene Daniele Pradé, che fino a qualche mese fa era proprio alle dipendenze dei Pozzo. E che già ai tempi del suo primo ciclo alla Fiorentina con l’affare Cuadrado, dopo lunghi tira e molla, si trovò a dover spendere prima 1 milione per il prestito, poi 5 per la comproprietà, e altri 15 per riscattarne tutto il cartellino. Senza sconto alcuno.

Bottega cara, chiunque sia il direttore sportivo o generale di turno. Perché già quando a Firenze arrivò Gaetano D’Agostino la Fiorentina si svenò per prendere il centrocampista, pagando 4,5 milioni di euro per la comproprietà, e perdendolo poi alle buste con offerta di 50 mila euro di Corvino, contro quella di 111 mila dell’Udinese. In pratica, D’Agostino, costò oltre 200 mila euro a partita, ingaggio escluso, visto che giocò solamente 21 gare in maglia viola. E poi c’è Felipe, che la Fiorentina pagò 3 milioni per il prestito e 6 per il riscatto, per un totale di 9 milioni. Due veri e propri affari, quelli, per l’Udinese, mentre per Cuadrado, almeno lì, la Fiorentina è riuscita a godersi il colombiano per 3 anni, e poi a fare una plusvalenza vendendolo al Chelsea a poco più di 30 milioni. Thereau, invece, è stato pagato 2 milioni di euro per portarlo via da Udine. Anche se la follia, più che il prezzo del cartellino speso per il francese, è stata nell’avergli fatto un contratto triennale con un ingaggio vicino al milione.

E su De Paul, ci risiamo. Così come ai tempi di Muriel, quando la Fiorentina lo voleva prendere a tutti i costi assieme proprio a Cuadrado, salvo poi ricevere sempre richieste decisamente onerose, anche sull’argentino Pozzo non si smuove. Vuole più di 30 milioni per De Paul. Niente sconti, niente favori, nonostante i rapporti con Pradé siano ottimi, niente agevolazioni. E la Fiorentina adesso riflette. E attende sviluppi.

Come negli ultimi anni è accaduto per tanti calciatori che la Fiorentina voleva, da Heurtaux a Lasagna, passando per Samir, Danilo, Widmer.  Ultimo in ordine cronologico, Meret, per il quale la Fiorentina arrivava quasi a 20 milioni, mentre al Napoli è stato venduto a quasi 30. Tutti obiettivi mai arrivati, anche a causa delle richieste considerate esagerate da parte dei Pozzo. Trattare, insomma, con l’Udinese, è quasi impossibile, e di affari per chi da quella bottega cara ha comprato ne sono arrivati pochi, almeno per quanto riguarda la Fiorentina, quasi nessuno. Ma con De Paul, e per De Paul, verranno fatti ulteriori sforzi.

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