T’immagini… cantava Vasco Rossi. Ed immaginarsi una Fiorentina che vince a Crotone non è certo fare sognare chissà quale impresa titanica, ma mettere in saccoccia il dodicesimo punto nelle ultime quattro gare sarebbe oro per la truppa di Pioli che si candiderebbe così in maniera ufficiale a pretendente di un posto in Europa. Volare bassi, umiltà e sacrificio sono e restano i diktat del tecnico gigliato, che però sa bene che con un’altra vittoria andrebbe a fare ciò che a Sousa nel biennio che ha portato la Fiorentina una volta direttamente ai gironi di Europa League ed una volta a restarne fuori per uno scellerato finale di stagione come l’anno scorso, è riuscito una volta soltanto. Il tutto con poi la gara a Firenze contro la Roma che potrebbe accendere improvvisamente un entusiasmo dilagante che ad un gruppo giovane ed operaio non farebbe altro che bene.
D’improvviso non è che Biraghi e Laurini siano diventati Marcelo e Dani Alves, Simeone non è Batistuta e Benassi non è Rui Costa. Ma se tutti i meccanismi viola iniziano a girare nel verso giusto hai visto mai che questo gruppo non riesca ad andare oltre quelle che sono le proprie potenzialità oggettive. D’altronde altrove non è tutto oro ciò che luccica. Anzi. Si vedano i casi Milan, o Torino, ad esempio che erano partite per spaccare il mondo e che adesso navigano in acque torbide. Vincere anche a Crotone permetterebbe a tutta la Fiorentina di aumentare consapevolezze, autostima, e prendere coscienza che qualcosa di importante si può fare. E per questo anche allo Scida Pioli andrà avanti con la continuità anche negli uomini da mandare in campo. Potrebbe alla fine cambiare solo Eysseric con l’infortunato Thereau il tecnico viola. Poi tutto quasi certamente confermato.
Certo con l’ex Nizza al posto dell’ex Udinese cambierà molto a livello tattico e di caratteristiche. Viene a mancare un giocatore d’esperienza, bravo nel riuscire a far salire la squadra, di testa, ed al suo posto giocherà uno in teoria più tecnico, meno finalizzatore ma più rifinitore. Tutte cose che Pioli ha studiato e analizzato nei minimi dettagli. Di fronte non certo una corazzata. Anzi. Ma tra il fattore campo e l’organizzazione il Crotone di Nicola sa come far male. La Fiorentina deve essere cattiva, cinica, e non dare nulla per scontato. Anche se dovesse andare in vantaggio, continuare a giocare come ha fatto a Benevento o col Toro, senza spegnere il cervello come fatto invece con il Chievo. Fermarsi per propri demeriti, adesso, sarebbe pressoché imperdonabile. Provare a sognare è cosa lecita. E la Fiorentina ha la possibilità di iniziare a farlo. Il tutto passa da un eventuale successo a Crotone.
Di
Gianluca Bigiotti