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Tifosi, in 1000 stasera a Torino. A Budapest in 400, senza obbligo passaporto. Ma l’ultima volta…

Un migliaio in campionato, in 400 con il Maccabi: trasferta complicata per ordine pubblico e tensioni internazionali

Non solo Torino, dove stasera saranno presenti circa mille tifosi della Fiorentina. Quella di ieri è stata una giornata frenetica anche sul fronte Maccabi Haifa. Per la gara di giovedì prossimo di andata la Fiorentina ha lavorato con le istituzioni per normalizzare l’acquisto dei tagliandi senza l’utilizzo del passaporto. In un primo momento sembrava fosse richiesto obbligatoriamente. Non sarà così. La notizia ha aperto la trasferta a Budapest anche a chi ne è sprovvisto e sono queste le ore in cui si cerca una sistemazione non troppo costosa, ma quasi last minute. I biglietti del settore ospiti della Bozsik Aréna sono 400, probabilmente andranno venduti tutti (o quasi) entro martedì. Non potranno essere di più i tifosi al seguito della squadra. La speranza è che l’accoglienza in Ungheria possa essere più rispettosa e civile rispetto a quella dello scorso dicembre, quando diversi tifosi viola (comprese le donne) furono fatti spogliare fuori dallo stadio del Ferencvaros e furono saccheggiati di tutte le monete. Così scrive La Nazione.

DIPLOMAZIA. Come aggiunge La Repubblica, se l’urna di Nyon da un punto di vista sportivo settimana scorsa aveva regalato alla Fiorentina un sorteggio tutto sommato favorevole contro il Maccabi Haifa, da un punto di vista organizzativo il doppio confronto con gli israeliani sarà contraddistinto da una grande attenzione per l’ordine pubblico. I primi problemi per i tifosi viola erano sorti giovedì e riguardavano la partita di andata del 7 marzo a Budapest alla Bozsik Arena, casa dell’Honved, ma sede scelta anche per gli ottavi di finale – dopo i sedicesimi con il Gent – dal Maccabi come stadio di casa per la Conference League. Ai supporters in arrivo da Firenze era stato infatti chiesto oltre a biglietto e carta di identità, valevole come documento di riconoscimento in qualsiasi Paese dell’Unione Europea, Ungheria compresa, anche il passaporto come requisito necessario per entrare allo stadio. Una complicazione non da poco: diverse persone avevano già acquistato il ticket pur essendo sprovviste di passaporto, ed erano pronti a rinunciare al viaggio. In più, una decisione così drastica poteva aprire un caso di diritto internazionale, con una limitazione straordinaria in un Paese invece aperto alla libera circolazione come da trattato di Schengen. Ieri invece, con un lungo lavoro diplomatico sull’asse Haifa-Budapest-Firenze e grazie a una videoconferenza al mattino tra i protagonisti, Fiorentina compresa, è stato dato il via libera all’ingresso allo stadio ai tifosi anche senza passaporto.

TENSIONI. La notizia non alleggerisce però il peso di una trasferta comunque complicata: la vicenda di Ilaria Salis, la maestra trentanovenne in carcere in Ungheria da febbraio scorso con l’accusa di aver aggredito due manifestanti di estrema destra, è al centro di un caso politico tra Italia e Ungheria e le relative ambasciate e il clima tra i due Paesi è molto caldo. Tornando al calcio poi anche l’ultimo precedente in terra ungherese tra Ferencvaros e Fiorentina dello scorso 14 dicembre non passò alla storia come una trasferta semplice: le associazioni del tifo fiorentino denunciarono, chiedendo l’intervento della Uefa, il trattamento ricevuto a Budapest, tra donne perquisite in maniera molto approfondita dal personale maschile, tifosi fatti spogliare e rimasti scalzi in mezzo al fango e monete sequestrate in quanto considerate potenziale pericolo. Da Firenze tra mercoledì e giovedì partiranno circa quattrocento tifosi, il massimo possibile considerati i biglietti messi a disposizione dal Maccabi: qualcuno potrebbe rinunciare all’ultimo momento, ma per il resto la raccomandazione è quella di evitare potenziali focolai e di assistere soltanto alla partita in maniera serena.

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