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Tifosi bloccarono i binari il 17 luglio 2006: i reati sono stati prescritti

Tifosi Fiorentina

Si conclude una vicenda lunga 15 anni, con i reati che vengono prescritti. I tifosi viola protestarono contro la retrocessione in seguito a Calciopoli

Occuparono i binari del treno a Campo di Marte per quattro ore, piazzandoci sopra transenne e carriole. Causarono la soppressione di 24 treni, gravi ritardi per 126 convogli e 24 mila passeggeri e danni economici stimati da Trenitalia in 1 milione e 100 mila euro: tutto per dire no all’annunciata retrocessione della Fiorentina in serie B all’epoca di Calciopoli. Oggi, quasi 15 anni dopo, i reati di cui erano accusati sono stati dichiarati prescritti, riporta La Repubblica in edicola stamani.
Così ha riconosciuto la sentenza emessa dalla corte d’appello di Firenze nei confronti di 23 tifosi viola, finiti a processo per l’inchiesta sulle proteste scoppiate in città il 17 luglio del 2006, quando la giustizia sportiva decise di retrocedere la squadra in B in seguito alle vicende di Calciopoli (verdetto poi ammorbidito con una penalizzazione a livello di punteggio).
Tremila i tifosi che in quell’occasione occuparono i binari vicino alla stazione di Campo di Marte, impedendo il passaggio dei convogli sulla linea Firenze-Roma e tagliando l’Italia a metà. 23 di loro finirono a processo, accusati dal pm Gianni Tei di interruzione di pubblico servizio, e nel 2014 furono condannati a pene dai 2 ai 6 mesi di reclusione (la procura aveva chiesto 18 mesi e 4 mila euro di risarcimento per ciascuno). Oggi la corte d’appello, pur riaffermando le responsabilità di alcuni ai fini del risarcimento in sede civile, non ha potuto far altro che riconoscere l’avvenuta prescrizione.
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