Raffica di 5 in pagella (e un 4,5, dato dalla Gazzetta) per Cyril Thereau, per Fiorentina-Inter. Un’altra prova negativa per il francese, che non riesce ormai ad incidere così come aveva fatto nella prima parte di stagione. Ancora una prestazione deludente, dopo i 5 accumulati anche nelle gare contro Milan, Genoa e Cagliari.
Tanti errori sotto porta, in particolare, per Thereau. Errori tecnici e di precisione, occasioni non finalizzate che hanno pesantemente condizionato l’andamento della partita. “Sono tiri che lui fa abitualmente, è la ‘sua’ mattonella, quella al limite dell’area. Probabilmente non era la sua serata migliore”, ha commentato a caldo un amareggiato Pioli. Prima occasionissima al minuto numero 13: Chiesa mette al centro, Thereau è solissimo ma scivola, si rialza, e poi conclude alto. Poteva anche controllare il pallone, ma ‘cestina’ la prima palla gol personale. Poi minuto numero 29: ancora Chiesa per Thereau, altra ghiotta occasione mandata in curva.
Non solo gol sbagliati, anche qualche controllo impreciso e in generale meno ‘peso specifico’ sul gioco viola. Se ad inizio anno Thereau era stato fondamentale, tra fisicità, capacità di dettare i tempi offensivi e vena realizzativa, da qualche partita non incide più in attacco. E non segna da ottobre, dalla trasferta di Benevento. Condizione fisica non tornata ottimale dopo l’infortunio di novembre, e i compagni d’attacco sembrano andare ad un altro passo rispetto al francese.
Serve, quindi, anche qualcosa davanti sul mercato? Il modulo di Pioli si è assestato in un 4-3-3 atipico, proprio per la posizione e le caratteristiche di Thereau. Che, ad esempio, specie nella prima parte di gara contro l’Inter non riusciva a coprire le avanzate di Cancelo sulla sua fascia. Necessario puntare su un’alternativa, magari un giocatore diverso, di ‘gamba’ e che comunque possa far rifiatare il francese? Corvino e Pioli ci pensano, per gennaio e (soprattutto) per giugno. Sia per l’età di Thereau (35 anni ad aprile), sia per garantire una giusta competitività interna nella rosa di Pioli. Perché ad ora, i sostituti dell’ex Udinese non hanno certo dato garanzie: da Saponara ad Eysseric, fino a Gil Dias. Tutti con caratteristiche diverse e soprattutto tutti non giudicati adeguatamente pronti per essere considerati titolari.
Che fare quindi? Sul mercato, per gli esterni offensivi, si fanno i nomi di Giaccherini e Salibur, ma al contrario di terzino sinistro e centrocampista centrale il ruolo non è considerata una priorità. La questione di base è capire se ‘davvero’ si vuol lottare subito per l’Europa, oppure se l’obiettivo primario è – come detto più volte da Cognigni, Corvino e Pioli – far crescere la squadra, i giocatori, e capire chi può far parte della Fiorentina del futuro.
Nel primo caso chiaramente il nome in prima linea è quello di Giaccherini, in uscita da Napoli e da considerarsi come ‘usato sicuro’. Giocatore di rendimento, esperto (32 anni) ma non in grado di rappresentare una risorsa a lungo termine. Altra storia se, invece, si volesse dare ancora fiducia a chi è arrivato in estate. Concedere, insomma, altro tempo a chi fin qui ha deluso. Da Saponara ad Eysseric, fino a Gil Dias: la società ha investito milioni, e un nuovo arrivo in avanti toglierebbe ulteriore spazio a questi giocatori, che già hanno accumulato poco minutaggio finora. “La sorpresa del girone di ritorno? Mi aspetto molto sia da Saponara che da Eysseric”, ha detto qualche giorno fa Pioli. Infortuni e adattamento al calcio italiano, problemi che di fatto non hanno fornito un’adeguata alternativa a Thereau. Arriverà qualcosa di nuovo dal mercato, o si daranno nuove chances a chi fin qui ha deluso?
Di
Marco Pecorini