Terracciano una certezza, Drago prepara l’addio a giugno: Meret o Cragno in viola

Il portiere polacco non rinnova, per lui ci sono Napoli e Inter. Ora è infortunato, a gennaio potrebbe tornare titolare. Prima dei saluti

Che la Fiorentina fosse in buone mani si sapeva. Lo si è visto lo scorso anno e la conferma è arrivata in questa prima metà di stagione. Terracciano, in particolare, si è rivelato molto più che un semplice ‘numero 12’, diventando il titolare della porta viola anche a causa del lungo infortunio di Dragowski. Certo, ciò non significa che sarà così fino al termine della stagione. Dopo la sosta infatti, Dragowski (che nel percorso di recupero ha accusato una piccola ricaduta) dovrebbe tornare a disposizione e di conseguenza, stando alle parole di Italiano: «In porta ci sono delle gerarchie», disse il mister, come ricorda il Corriere Fiorentino.

SALUTI. Ad oggi comunque, il conto parla di 13 presenze da titolare per Terracciano, contro le 5 di Drago. Una prova generale in vista della prossima stagione quando, salvo sorprese, Bartlomiej sarà altrove. Il motivo sta nel contratto in scadenza nel 2023, e in una trattativa per il rinnovo che da mesi, ormai, non fa registrare passi avanti. Non a caso, anche negli ultimi giorni, sono tornate a circolare voci che vogliono più di una squadra sulle sue tracce. Due, su tutte: Napoli ed Inter. Il club di Spalletti non è convinto di Meret, potrebbe metterlo sul mercato, e il polacco sarebbe uno dei primi nomi sulla lista del direttore sportivo Giuntoli. Occhio, in questo senso, a un possibile scambio. L’Inter invece sembrava ormai a un passo da Onana (in scadenza con l’Ajax) ma l’inserimento del Barcellona ha convinto Marotta a rimettersi in corsa anche per Dragowski per il quale, la Fiorentina, parte da una valutazione vicina ai 15 milioni.

MERET E CRAGNO. Detto di Meret, in ottica viola, non va assolutamente dimenticata la candidatura di Alessio Cragno. Nato a Firenze, è da tempo sul taccuino di Daniele Pradè e Joe Barone e le enormi difficoltà del Cagliari (penultimo in classifica) lo spingono a cercare nuove motivazioni in una realtà più ambiziosa.