Le dichiarazioni del portiere della Fiorentina al Media Day in vista della finale di Conference League
Pietro Terracciano, portiere della Fiorentina, ha parlato ai media presenti al Viola Park, tra cui LaViola.it. Queste le sue dichiarazioni: “È un momento importante, sia per noi che per la città. Lo stiamo vivendo con la giusta concentrazione e anche con la giusta ansia, perché è normale che sia così. Ci aspetta una partita importante, ma manca ancora una settimana e c’è da affrontare una partita importante già domani, quello ci darà una grossa mano per arrivare pronti alla finale”.
ESPERIENZA DALLA FINALE DI PRAGA. “A livello di sensazioni emotive, sappiamo dell’importanza che rappresenta per tutti noi. Però c’è da giocare una partita che sarà molto impegnativa, contro un avversario forte. Quello che hai fatto in questi tre anni di percorso conterà poco, perché è una partita secca, anche per loro sarà così. Sicuramente arriveremo pronti e daremo tutto per portare questo trofeo a Firenze”.
STUDIARE ATTACCANTI OLYMPIACOS. “Qualche accenno è stato dato, però in questo momento c’è anche da pensare agli attaccanti del Cagliari. C’è da vincere domani per garantirci l’Europa. Comunque, riguardo all’Olympiacos, sappiamo che affrontiamo una squadra forte, che non è arrivata per caso in finale avendo battuto avversari importanti. Anche loro troveranno del filo da torcere, perché affronteranno una squadra forte che vuole portare un trofeo a Firenze”.
SPINTA MOTIVAZIONALE PIÙ FORTE DELLO SCORSO ANNO. “La vicinanza della città l’abbiamo sentita sempre, anche l’anno scorso, differenze non ne vedo. So che è un grosso sacrificio, perché Atene è una trasferta più complicata rispetto a Praga. Noi saremo sempre grati ai tifosi, perché ci accompagnano ovunque e ci sono sempre stati vicini, anche nei momenti difficili. Sarà una motivazione in più per spingerci a far bene in finale”.
SE HO STUDIATO POSSIBILI RIGORISTI OLYMPIACOS. “No, dopo ci penseremo, quando si avvicinerà la partita. Manca ancora una settimana, non dobbiamo viverla con frenesia ma prepararla con la giusta consapevolezza e calma”.
PARATA A BRUGGE. “Non c’è la firma solo di una persona quando raggiungi un traguardo così importante. Se prendiamo ad esempio la partita di Brugge, non meritavamo di arrivare ai supplementari, meritavamo di passare il turno. Dalla prima partita della Conference alla semifinale, abbiamo dimostrato quanto volevamo arrivare in finale. Merito di tutti quelli che vivono in questo centro sportivo”.
DUALISMO CON CHRISTENSEN. “È un ragazzo positivissimo, una persona spettacolare. Dal primo giorno in cui è arrivato si è creato un rapporto speciale tra noi. E’ dispiaciuto che si sia fatto male qualche mese fa, ora è rientrato e sta bene. Posso solo essere contento di lavorare con persone del genere: sia lui che Martinelli che i nostri preparatori”.
Di
Andrea Guida