Il portiere viola Pietro Terracciano: “Atalanta sfida difficile. Loro sono molto forti ma daremo tutto. Vogliamo far bene”
Parla così al media ufficiale viola il portiere gigliato Pietro Terracciano: “Atalanta? Sarà una partita difficile ma molto importante. Sono in un ottimo periodo, non solo adesso, ma ormai da tre anni almeno. Ci faremo trovare pronti, sappiamo delle difficoltà di questa gara, l’Atalanta avrà pane per i suoi denti, e metteremo in campo tutto quello che abbiamo. Loro segnano tanto, ma abbiamo intrapreso questo nuovo cammino con il mister, e vogliamo fare bene”.
IACHINI. “Lo conosciamo bene, lo avevo anche a Empoli. Lavora sodo, ci fa lavorare tanto, e tocca anche le corde mentali giuste. E’ giusto che pretenda tanto da noi. C’è da ottenere questa salvezza, dispiace dover lottare per questa classifica. Siamo lì, ci troviamo lì, e dobbiamo lottare al massimo contro ogni avversario”.
PORTIERI. “Siamo un gruppo molto affiatato. C’è un ottimo rapporto tra noi, con Dragowski e Rosati. Anche con Rosalen Lopez, che ci prepara molto bene. Lavoriamo molto, e bene”.
TIFOSI. “Non ci ha aiutato l’assenza del tifo. A Firenze il calore del pubblico dà sempre una carica diversa e importante rispetto ad altre piazze. Siamo un gruppo giovane, e questo non ha aiutato. Ci manca la gente, ci stiamo abituando a giocare nel silenzio, è una cosa davvero brutta e strana. Sia in casa che fuori i nostri tifosi ci hanno dato sempre una grandissima mano. Speriamo torni presto la normalità. Ho un grandissimo rapporto con la piazza. Sto benissimo a Firenze, e con i tifosi anche. Mi hanno accolto benissimo”.
IMPOSTAZIONE DAL BASSO. “L’ho avvertito più di altri questo cambiamento. Quando iniziai a giocare non c’era questa concezione. Mi piace, perché da maggiori responsabilità anche al portiere e ti obbliga ad essere più dentro e coinvolto nella partita”.
SOPRANNOMI. “C’è chi mi chiama San Pietro, per il mister son sempre stato Piero”.
SPOGLIATOIO E SOGNI. “L’anno scorso abbiamo comprato un divanetto, e messo dentro al centro sportivo. Ci chiamano quelli del divanetto. Siamo sempre io, Biraghi, Castrovilli, Venuti. Un sogno l’ho già coronato, essere arrivato a Firenze perchè ho sempre detto che volevo arrivare alla Fiorentina di cui ero tifoso”.
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Redazione LaViola.it