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Teotino: “Vendere? Si, ma all’estero. Altrimenti meglio tenersi stretti i Della Valle”
Se i Della Valle non ci fossero bisognerebbe inventarli. Al netto di passione e sentimento, valori per i quali nel calcio moderno non è sempre contemplata la monetizzazione, è davvero difficile dare una risposta realistica alla domanda: chi potrebbe comprare la Fiorentina?
Non è solo una questione di prezzo. Basti pensare alla latitanza degli invocati «fiorentini veri» anche quando, quindici anni fa, si trattava di ricostruire sì dalle ceneri di un fallimento, ma senza investimenti iniziali che non fossero quelli di puro funzionamento.
L’ipotesi quindi che si possano fare avanti investitori, non soltanto fiorentini, italiani, disposti a versare quanto i Della Valle chiedono, resta una specie di chimera. Meglio guardare all’estero. Cosa che peraltro i fratelli Tod’s stanno facendo da un po’ di tempo. Finora senza risultati.
Meglio tenerseli stretti allora i Della Valle. E magari tenersi pure stretti almeno alcuni dei giocatori rimasti conosciuti anche fuori dai nostri confini, perché comunque è più semplice vendere una discreta squadra di calcio che non un asilo d’infanzia per calciatori in erba, per quanto promettenti. Così Gianfranco Teotino sul Corriere Fiorentino