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Tello, atteso e voluto dalla Fiorentina adesso deve riuscire ad incidere di più

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L’inizio di stagione balbettante della Fiorentina ha fatto emergere più note negative che di quelle positive. Tra le tante, inutile, fare finta di niente c’è quella che riguarda Cristian Tello che non riesce a ingranare la marcia giusta. Voluto, cercato e aspettato per un’estate intera e poi finalmente tornato in viola fino ad oggi non ha inciso. Lo stesso calciatore spagnolo ha lottato per ritornare a Firenze. In questo primo mese, o poco più, ha collezionato 276’ in campionato e 103’ in Europa League, il tutto arricchito da un assist. Molto spesso, le sue prestazioni sono state insufficienti.

Vero è che forse non viene impiegato nel ruolo dove renderebbe meglio. E qui si apre il dilemma tattico sulla collocazione in campo di Tello. Il numero 16 viola ha fatto vedere le migliori cose in carriera da esterno alto nel 4-3-3 o 4-2-3-1. Invece, Sousa fin dal primo momento lo ha schierato nel 3-4-2-1 con il compito di coprire tutta la fascia. Compiti tattici insoliti, troppo dispendiosi per chi magari ha attitudine ad attaccare più che a difendere. Tutto questo lo fa essere anche meno decisivo per le manovre offensive. I gol non arrivano e gli assisti sono difficili da trovare. Un equivoco tattico forse, un po’ come accade con Bernardeschi, anche il numero 10 ha dalla sua una maggiore resistenza fisica. Il tempo per dimostrare il proprio valore c’è, anche quello per essere più decisivo: tocca a Tello migliorare.

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