“Sento dire che la riforma dei campionati è fatta, ma i matrimoni si fanno in due e senza risorse economiche le riforme non si faranno”.
Lo dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, facendo il punto sull’iter di discussione relativo alla riforma dei campionati. Dopo l’ennesimo incontro interlocutorio svolto ieri in Figc, oggi il numero uno della federcalcio ha voluto dire la sua a margine del Consiglio federale: “Rilevo un clima costruttivo e disteso, ma dico la mia opinione – rileva Tavecchio- tutti i discorsi che possiamo fare, come per esempio quelli sul rating, troveranno difficoltà di applicazione se i professionisti della serie maggiore non entrano nell’ottica di una complementarietà con le leghe minori”. Un messaggio rivolto soprattutto alla Serie A, chiamata a fare sistema con le leghe minori. Un “contributo tangibile della Lega di A” è il primo di quattro concetti che Tavecchio individua per reperire risorse.
In alternativa “agire sulla questione delle retrocessioni, perché se ne faccio due libero subito 20 milioni – ipotizza Tavecchio -, o ancora reclamare nelle sedi opportune, prima di tutto politiche, i proventi delle scommesse derivanti dal calcio, e in ultima ipotesi rivedere la Legge Melandri“.
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Redazione LaViola.it