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Tata, ancora un passo falso. Che brividi….
La gara di ieri è sicuramente figlia in primis degli errori di Paulo Sousa che ha schierato una formazione che non ha dato i frutti sperati. Lo stesso portoghese si è dovuto ricredere delle scelte fatte inserendo dalla panchina Kalinic dopo pochi minuti della ripresa al posto di uno spaesato Milic (davvero in grossa difficoltà e fuori posizione) per riportare l’equilibrio giusto tra i ranghi viola.
Al di là di questo importante fattore che ha reso praticamente nulla la formazione gigliata in fase offensiva e ha mandato in confusione i meccanismi di gioco gigliati andrebbe analizzata ancora una volta la prestazione offerta sopratutto nel primo mini-tempo da Tatarusanu.
Il rumeno è apparso davvero in difficoltà dimostrando ancora una volta la poca continuità che lo contraddistingue e che in quel ruolo può veramente essere pagata a caro prezzo in ogni attimo del match. Il numero 12 viola nei 18 minuti prima dell’intervallo pasticcia molto rischiando l’autorete dopo un goffo controllo e viene pochi minuti dopo salvato da un’ottimo intervento sulla linea di porta di Gonzalo dopo essere uscito malamente dalla sua area. Sul goal di Lazovic non può niente e nel resto della gara non “regala più grossi brividi” ma rimane in generale il senso di insicurezza che l’estremo difensore trasmette al popolo viola.
Ogni tanto qualche parata decisiva come capitato con il Sassuolo nell’ultima gara casalinga ma spesso molti interventi poco decisi e maldestri. Sousa continua ad affidarsi a lui ma prestazioni come quelle di ieri sera sembrano rispecchiare una situazione quasi di disagio del portiere della Fiorentina che forse si sente sotto pressione e non riesce a trovare fino in fondo quella costanza, quella solidità, quella decisione che Firenze si aspetta da lui.