Due 0-0 di fila in Serie A, più uno in Conference. Tanti tiri e tanti cross per i viola, ma col 5% di realizzazione. Cabral, al Basilea, ha segnato il 26% di gol di testa
La Fiorentina si appresta ad affrontare l’Udinese dopo tre 0-0 consecutivi, due dei quali rimediati in campionato. Non mancano le occasioni create, tuttavia, visto che i viola sono terzi in Serie A per numero di conclusioni:
27 delle 56 erano arrivate contro la Cremonese, altre 29 tra Empoli e Napoli. La percentuale di realizzazione dei viola, coi 3 gol segnati (tutti alla prima giornata), recita un misero 5.4 % fin qui. Logico che i dati siano ancora parziali, trattandosi solamente del quarto turno di campionato. Altrettanto chiaro che, in virtù dell’aver dovuto sostenere il doppio preliminare di Conference League, le scelte di formazione con ampio turnover abbiano inciso anche su questo.
CABRAL, ESTERNI E PIEDI INVERTITI. A Udine tornerà dal 1’ Arthur Cabral, che in campionato ha collezionato fin qui solamente 3’. Se Jovic aveva ben figurato con la Cremonese, il brasiliano pare essere più pronto a livello di condizione, come dimostrato nel doppio confronto col Twente. Gli esterni continuano a faticare sotto porta, col solo Gonzalez andato a segno fin qui e buoni spunti da parte di Sottil, spesso impreciso sotto porta ma autore di un prezioso assist per l’argentino con gli olandesi all’andata, oltre alla giocata per Biraghi sul cross per Nico e svariati tentativi a rete. Fin qui solo in frammenti di gare Italiano si è affidato agli esterni col piede forte, e non invertito. Proprio con la Cremonese, ad esempio, Kouame partì a destra, così come è stato impiegato col Napoli. Difficile che Ikoné si porti la palla sul destro (come con quel pallone messo nel mezzo col Twente), mentre molto più spesso si porta il pallone sul sinistro Sottil. Conseguenza: spesso mancano i palloni per i centravanti.
CROSS. Spesso si è ricorso a palloni bassi o per le punte o per gli inserimenti dei centrocampisti. Nonostante ciò, nessuno ha messo a referto fin qui più cross della Fiorentina:
Cabral, che ha nel colpo di testa una delle doti forti, potrebbe essere un’arma preziosa. Fin qui non è ancora riuscito a gonfiare la rete sfruttando questa qualità, andandoci vicino già all’esordio contro la Lazio e pochi giorni fa anche col Twente. Di testa era andato a segno ben 17 volte su 65 gol totali al Basilea, oltre il 26%. E adesso è arrivato il momento di provare a ripetersi, anche in Serie A.
Di
Gianluca Bigiotti