All’ex attaccante viola è stata inflitta una squalifica di due anni dopo che lo scorso 12 aprile aveva fallito un controllo antidoping
L’ex attaccante della Fiorentina Santiago Silva ha rotto il silenzio e in un’intervista a TyC ha parlato della squalifica per doping che gli è stata inflitta dopo aver fallito un controllo lo scorso 12 aprile dopo la partita di quella che allora era la sua squadra, il Gimnasia de La Plata, contro il Newell’s Old Boys.
“Sono un tipo positivo in tutto, però è chiaro che sia una notizia molto brutta – ha affermato il Tanque -. Ovviamente questa cosa ha colpito sia me che la mia famiglia. In quel periodo stavo cercando di avere il terzo figlio e avevo iniziato una terapia per la fertilità. Ho una lunga storia con le squadre argentine e tutti conoscono come sono fatto. Sono trasparente, e questo si paga nella società di oggi. La realtà è che sono risultato positivo al testosterone, un ormone che generiamo naturalmente, sia gli uomini che le donne. Il gel che utilizzavo mi serviva per provare ad avere il mio terzo figlio. Non sto negando di averlo utilizzato, ma non l’ho fatto per migliorare le mie prestazioni in campo. Ho presentato anche tutta la documentazione”.
DUE ANNI DI SQUALIFICA. “Sono 22 anni che gioco a calcio professionalmente e potete immaginare la quantità di controlli antidoping che ho fatto. Saranno più di 100, e il mio comportamento è sempre stato inattaccabile. Ciò che mi sorprende è la squalifica per due anni, quando ad altre persone hanno dato sei mesi. Ma sono abituato alle avversità e mi farò forza, sperando che i miei avvocati possano fare il possibile“.
Nel frattempo, in attesa della sentenza definitiva, al Tanque Silva era stato permesso di continuare a giocare ed era passato all’Argentinos Juniors. Adesso però per il 39enne è arrivata la squalifica di due anni, che potrebbe anche costringerlo ad appendere gli scarpini al chiodo anticipatamente da quanto sperato.

Di
Redazione LaViola.it