Una vita passata in bianconero, oltre 260 presenze con la Juventus, e tante gare contro la Fiorentina disputate. Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della vecchia signora parla così di Fiorentina-Juventus e di Paulo Sousa con cui ha giocato assieme ai microfoni di LaViola.it:
Fiorentina in difficoltà in queste ultime settimane, Juve ormai prossima a vincere il campionato. Che gara si aspetta per domenica sera? “Una gran bella partita, tra due squadre che hanno fatto del bel calcio e del bel gioco la loro essenza. Sicuramente non è il periodo migliore per la Fiorentina, e la Juve arriverà gasata da uno scudetto ormai quasi vinto. Sicuramente conoscendo la Juve non vorranno far passare troppo tempo prima di chiudere il conto per la vittoria del campionato, ma mi aspetto una Fiorentina che sicuramente vorrà dare il massimo anche per allontanare un po’ di critiche che sono piovute in queste ultime giornate. Non ci sono favoriti”.
Lei che lo conosce molto bene che idea si è fatto sul momento di Paulo Sousa, sulle critiche ricevute, sulle polemiche sul suo futuro? “Io sto tutta la vita con Paulo Sousa. Bisogna anche vedere quale è il reale valore della Fiorentina. E’ un’ottima squadra, ma ha fatto un grande campionato. Ha espresso uno dei giochi migliori della Serie A. C’è chi ha un calo fisiologico all’inizio, chi a metà, chi a fine stagione, la Fiorentina lo sta avendo adesso, ma è comprensibile. Poi come tutti i posti alla gente non sta mai bene. Io non criticherei Paulo, credo sia la sorpresa a livello di gioco del nostro campionato. Chapeau al lavoro di Paulo. Ho letto tante critiche anche alla squadra, ma credo abbia fatto comunque una grande stagione”.
Secondo lei ha un po’ mollato Sousa anche a livello motivazionale? “Assolutamente no, lui no. Magari ha rallentato un po’ la squadra, ma lui no. Forse, come tutte le persone che danno il 110% e poi ricevono delle critiche, può essersi infastidito, ma questo è il calcio dove viviamo solo di risultati. Mollato no, lo conosco bene, è un lavoratore, ha proposto un grande calcio, e io ripeto sto con lui”.
E’ giusto che il tecnico viola ponga delle condizioni per rimanere a Firenze? “E’ giusto capire cosa si vuole fare. Certo ci sono anche delle esigenze societarie, economiche. Quindi poi bisogna vedere se la Fiorentina è disposta ad accontentarlo. Credo possa fare benissimo ancora in futuro a Firenze. Ma sicuramente lui è un vincente. E non so se la Fiorentina potrà permettergli di vincere”.
Un aneddoto di Fiorentina-Juventus? “Per noi della Juve era sempre una delle partite più difficili del campionato. Giocavamo contro una squadra che dava il 300%, in una bolgia viola. Ero di fianco a Peruzzi quando ci ruppero il vetro del pullman quando ci assediarono i tifosi della Fiorentina. Chi ha personalità si gasa a giocare in questi ambienti ostili, chi magari ne ha meno può accusare il fattore ambientale”.
Nella lotta al quarto posto chi avrà la meglio tra Fiorentina e Inter? “E’ una bella lotta. Credo la Fiorentina possa ancora farcela, ma non deve più sbagliare. E soprattutto l’ambiente viola non deve essere distruttivo, altrimenti si rischia di distruggere tutto”.
Di
Niccolò Misul