Vicenda Superlega, oggi si riunisce il Comitato Esecutivo dell’Uefa per pensare ad eventuali sanzioni per i club fondatori
Si riunisce oggi il Comitato Esecutivo dell’Uefa, scrive il Corriere Dello Sport. All’ordine del giorno il tema Superlega e le possibili conseguenze per i 12 club fondatori della lega. Da Nyon però ribadiscono che lo scopo principale dell’Exco è definire le 12 città che ospiteranno Euro 2020. Decisioni sul resto non sono sicure. Le 6 inglesi, le 3 spagnole e le 3 italiane terranno comunque le antenne ben dritte in attesa di eventuali comunicazioni.
Si va dalla possibile amnistia per chi ha chiesto scusa alla squalifica per un anno dalle coppe europee. Esiste anche la via di mezzo di una multa. Di certo c’è una sentenza del tribunale di Madrid che intima a Fifa, Uefa e a tutte le federazioni calcistiche associate di non adottare «alcuna misura che proibisca, restringa, limiti o condizioni in alcun modo» la creazione della Superlega. Cosa c’entra? Moltissimo se letta insieme alle dichiarazioni di ieri di Perez e Laporta arrivate dalla penisola iberica («La Superlega esiste ancora»). La sua esistenza, almeno per ora, sarebbe uno scudo contro le sanzioni che qualche “vendicativo” vorrebbe adottare. Ecco perché si è formata la corrente di pensiero secondo la quale, se qualche provvedimento sarà preso, non arriverà adesso ovvero… a caldo, con eventuali provvedimento che saranno applicati nella stagione 2021-22.
Le circostanze sono comunque uniche perché, in pratica, la Superlega non è mai nata. E Gravina, uno dei membri dell’Esecutivo di oggi, lo ha rimarcato. Il discorso relativo al comportamento di Juve, Inter e Milan sarà di certo trattato la prossima settimana, nell’assemblea di Lega di martedì.

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Redazione LaViola.it