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Superlega, ecco il progetto: partite gratis in tv e 64 squadre partecipanti

Superlega Bernd Reichart

Parla Bernd Reichart, amministratore delegato di A22 Sports, la società che intende organizzare la Superlega: “Ai club diciamo: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”

E adesso cosa succede? La Superlega ha vinto la battaglia giudiziaria contro UEFA e FIFA e si appresta a tornare alla carica con un nuovo progetto che dovrebbe però essere molto diverso dal precedente. “Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”, spiega Bernd Reichart, amministratore delegato di A22 Sports, la società che intende organizzare la Superlega, a commento della sentenza odierna della Corte di Giustizia Ue.

PARTITE GRATIS IN TV. Naturalmente però la sentenza stabilisce soltanto una possibilità teorica, visto che al momento all’interno dell’originario progetto Superlega sono rimaste solo Real Madrid e Barcellona, visto che anche la nuova Juventus (post Andrea Agnelli) si è sfilata. E l’obiettivo sarà quello di convincere gli altri big club europei a partecipare. Per questo Reichart, come si legge su Corriere.it, rilancia subito il suo progetto scagliando quella che è una vera e propria bomba: “Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Superlega. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite. A22 propone di creare la principale piattaforma di streaming sportivo direct-to-fan al mondo, Unify, dove miliardi di fan avranno l’opportunità di vedere gratuitamente le partite della Super League“. Un progetto che si dovrebbe mantenere quindi con la vendita diretta della pubblicità customizzando il prodotto (pensiamo alle telecronache) in base alla lingua

La sfida, è chiaro, si sposta a questo punto dal piano giuridico a quello economico. Con l’obiettivo di convincere i “clienti” più difficili, vale a dire i club inglesi della Premier League che hanno appena firmato una cessione di diritti tv per 7,8 miliardi per quattro anni (dal 2025 al 2029) oltre il doppio di quanto riceveranno le squadre della nostra Serie A. Senza contare che la Champions League nel nuovo formato ha un fatturato previsto per il periodo 2024-2027 di circa 5 miliardi di euro l’anno (di cui il 78% diventa montepremi). A cui dovremmo aggiungere anche i 2,5 miliardi di premi del nuovo Mondiale per club della FIFA (per ora quadriennale) che vedrà protagoniste almeno 12 big europee a partire dalla prima edizione prevista nel 2025.

IL NUOVO PROGETTO. Per riuscirci quindi era necessario fare un’offerta alle future protagoniste che fosse più vantaggiosa. Premesso che sul fronte dei campionati nazionali dovrebbe in teoria cambiare poco almeno sul fronte regolamentare (ma c’è chi teme in realtà la svalutazione sul piano economico dei tornei nazionali), l’offerta economica della Superlega punta su due vantaggi: avere un numero di partecipanti superiore alla futura Champions League a 36 squadre da un lato e compensi più alti in proporzione per ogni singola squadra.

RETROCESSIONI E PROMOZIONI. A22 Sports ha illustrato il progetto spiegando che “la nuova Superlega maschile proposta è una struttura di campionato infrasettimanale composta da 64 club partecipanti su tre livelli. Gli elementi chiave della proposta prevedono che i primi due livelli, la Star League e la Gold League, siano composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo livello, la Blue League, sia costituito da 32 club. La partecipazione sarà basata sul merito sportivo, senza membri permanenti. Sono previste promozioni e retrocessioni annuali tra le leghe. La promozione alla Blue League si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di otto, con un minimo di 14 partite all’anno. A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta (che vedrà partecipare le prime 8 di ciascuna lega, ndr) determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere“.

IL CALENDARIO.Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Saranno introdotte efficaci regole di sostenibilità finanziaria e processi di applicazione trasparenti per garantire condizioni di parità tra i club partecipanti“. È prevista inoltre anche una Superlega femminile (a 32 squadre suddivise in due leghe) che funzionerà con gli stessi criteri.

I RICAVI PER I CLUB. Sul fronte economico poi “per garantire la stabilità nella fase iniziale delle competizioni, i ricavi durante i primi tre anni della nuova competizione saranno garantiti per un importo superiore a quello attualmente previsto nel prossimo ciclo. I pagamenti di solidarietà saranno pari all’8% dei ricavi della Lega, con una somma minima di 400 milioni di euro, più del doppio dell’importo distribuito dall’attuale competizione paneuropea“. In pratica ciò significa che almeno inizialmente la nuova Superlega avrebbe un fatturato di almeno 5 miliardi garantiti e prometterebbe meno spese di funzionamento rispetto a quelle dell’UEFA e quindi premi più ricchi per i partecipanti. Non vi sarebbe poi per il momento concorrenza con il progetto FIFA del Mondiale per club anche se poi bisogna capire quali sarebbero nel caso i criteri con cui la FIFA sceglierebbe le squadre europee partecipanti. A questo punto resta da capire solo se e quando tutto questo partirà. “Il prima possibile” è la risposta di A22. Bisogna capire però, anche e soprattutto in base alle nuove mosse di FIFA e UEFA, se si tratterà di mesi o di anni.

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