Fanno discutere le parole del presidente del Coni e del commissario Figc sulla sentenza Uefa. La Fiorentina preferisce non rispondere.
‘Super partes?’, titola il Corriere Fiorentino. Le parole di Giovanni Malagò sull’esclusione del Milan dalle Coppe europee hanno fatto parecchio rumore. «Speriamo — ha detto il presidente del Coni — che il Tas porti notizie positive al Milan». E poi ancora. «La storia di questo club non merita una decisione simile, risultati sportivi scritti nella pietra, un’infinità di trofei internazionali, a partire dalle sette Champions». Come se la bacheca di un club fosse un passaporto per l’immunità. Frasi che, inevitabilmente, hanno scatenato la reazione dei tifosi fiorentini. Basta ascoltare le radio, o farsi un giro sui social network.
«Perché Malagò prende così spudoratamente le parti di un club?», fa notare qualcuno. «Si è forse dimenticato di quando Galliani e compagnia si inventavano strane formule per far quadrare i bilanci?», rincara qualcun altro. Stupisce soprattutto il fatto che colui che dovrebbe rappresentare tutto lo sport italiano si concentri su un solo aspetto della vicenda, dimenticando (?) che, oltre al Milan, in questa vicenda son coinvolte anche Atalanta e Fiorentina. Due società che fino a prova a contraria, e a differenza del club rossonero, hanno rispettato le regole del fair play finanziario.
NESSUNA REPLICA. Eppure, dalle parti di Viale Fanti, nessuno ha voluto prendere posizione. Una scelta coerente con l’atteggiamento tenuto fino ad oggi, rispettoso nei confronti di chi (il Milan appunto) sta attraversando un momento di difficoltà. Del resto, non più tardi del 31 maggio scorso, è stato il vice presidente viola Salica ad esprimere la linea del club. «Mi dispiacerebbe — ha detto — se il Milan venisse escluso dall’Europa League. Piaccia o no, l’idea di aspettare brutte notizie per loro, anche se ci avvantaggerebbero, non ci interessa e non è nel nostro stile». Ecco perché — fanno trapelare dalla Fiorentina — sarebbe assurdo prendersela adesso con Malagò.
PRECEDENTI. E pazienza se il numero uno del Coni, già in passato, ha fatto innervosire la Fiorentina. Era il 5 marzo scorso e, commentando la morte di Astori, annunciò il rinnovo di contratto del capitano con lo stipendio (per volontà dei Della Valle) devoluto alla famiglia. Una notizia falsa, poi smentita dai viola, con Malagò costretto a scuse e rettifica.
IL BIS DI FABBRICINI. Alle parole di Malagò, tra l’altro, si sono poi aggiunte quelle del commissario della Figc Roberto Fabbricini. «Il Milan andrà fino in fondo — il suo commento — credo con l’appoggio di tutto lo sport italiano. Il club rossonero è un patrimonio italiano, dobbiamo stargli molto vicini». Il club viola aspetterà la sentenza del Tas: fino a quel momento testa soltanto al lavoro.
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Redazione LaViola.it