News
Sullo stadio tifosi con Commisso, ma la politica spinge verso il Franchi e crescono i problemi su Campi
Stadio a Campi, quante difficoltà! Tifosi con Rocco, ma Nardella si sposta verso il restyling del Franchi e Toscana Aeroporti minaccia guerre legali
Mentre la Fiorentina prosegue il suo percorso di avvicinamento al ritorno del calcio giocato, che avverrà tra meno di 20 giorni, altri itinerari preoccupano la dirigenza gigliata. Se il discorso centro sportivo sembra aver subito una frenata esclusivamente a causa del blocco del paese, ben diversa è la questione stadio. La decisione di opzionare i terreni di Campi Bisenzio è stata subito seguita dal primo intoppo: Toscana Aeroporti non ha alcuna intenzione di mollare il progetto sulla nuova pista di Peretola. Un progetto che, secondo i vertici della società capeggiata da Eurnekian, non è compatibile con il nuovo stadio a Campi.
Altra (vecchia) grana in arrivo, insomma, che si aggiunge al nodo infrastrutture. La lotta contro la burocrazia italiana sembra senza fine, la speranza è che Commisso non si arrenda. Di certo, nella sua battaglia il presidente della Fiorentina ha al suo fianco la quasi totalità della tifoseria. Ma gli alleati politici della prima ora paiono defilarsi, orientandosi verso altre priorità. Ci si riferisce chiaramente al sindaco di Firenze Nardella, che dopo aver puntato (e perso) tutte le fiches sulla Mercafir ora sembra essersi reindirizzato verso il restyling del Franchi, allineando la sua voce a quella deputata fiorentina Di Giorgi. Il primo cittadino non ha mai visto di buon grado la possibilità di costruire lo stadio fuori dalle mura fiorentine, seppur nella città metropolitana. E dato che pare impossibile trovare terreni adatti allo stadio all’interno del Comune, ha ripiegato verso la ristrutturazione del vecchio Comunale.
Oggi arriveranno dichiarazioni di Nardella sul fronte stadio, ma l’impressione è che la posizione del sindaco sia già nota. Sì al restyling, molta freddezza su Campi. E non solo per la questione dello stadio dentro il Comune di Firenze. Il sindaco è un sostenitore della prima ora della nuova pista dell’aeroporto; dunque, se davvero venisse confermata l’incompatibilità dei due progetti e se ricominciasse l’iter burocratico ad oggi stoppato dal Consiglio di Stato, sarebbe facile indovinare da che parte troveremmo schierato Nardella. Posizione peraltro più che legittima, in quanto il progetto della nuova pista è sorto assai prima delle ipotesi sullo stadio a Campi. Comunque sia, se la posizione del sindaco sembra essere chiara, è ancora tutto da vedere come agirà Nardella nel caso in cui Commisso tiri dritto verso Campi. Il primo cittadino farà vero e proprio ostruzionismo oppure si limiterà a mostrarsi non troppo convinto?
Non tarderà ad arrivare anche la risposta della Fiorentina, insolitamente silenziosa nelle ultime settimane. Ma dopo quasi un anno di presidenza Commisso (sabato ricorre l’anniversario), abbiamo imparato a conoscere il magnate americano. Il presidente di Mediacom non tarderà a far sentire la propria voce sulla spinosa questione stadio. Senza peli sulla lingua, tratto da sempre caratteristico di Rocco. Il problema di Commisso è che non gioca in casa propria: qui si sta alle regole dell’Italia. Regole da svecchiare, certo, ma che non si possono infrangere. Regole che gettano un’ombra soffocante sulla effettiva possibilità di veder sorgere il nuovo stadio della Fiorentina.