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Subentranti: dagli elogi pre-Juve al flop generale di Torino. E quel monito di Italiano…

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Subentranti: dagli elogi pre-Juve al flop generale di Torino. Tutti coloro che sono entrati dalla panchina contro la Juventus hanno sbagliato partita. E quel monito di Italiano…

Quanto faccia la differenza chi subentra dalla panchina nell’era dei cinque cambi, ormai, è già oggetto di statistica. Così come è un dato di fatto che chi è dotato di una rosa con maggiori risorse di qualità possa avere dei vantaggi rispetto a chi ha la coperta corta. Così come ci sono riserve e riserve, tuttavia, c’è anche modo e modo di subentrare.

VIGILIA-POST JUVE. Giusto poche ore prima della partita dello Stadium, era stato lo stesso Vincenzo Italiano ad elogiare chi, nelle ultime gare, era subentrato dalla panchina facendo la differenza: “Sono felice di come sono entrati alcuni calciatori nelle ultime gare. E’ uno step importante questo per un club come la Fiorentina per crescere”. Riferimento in particolare ad Odriozola e Callejon che contro lo Spezia, partendo fuori dall’undici titolare, erano entrati nei due gol che hanno consentito alla Fiorentina di chiudere la partita coi liguri, con due assist che hanno permesso a Vlahovic di segnare il 2-0 e il 3-0. C’è, poi, una lunga lista di calciatori subentrati bene in questo avvio di stagione: da Amrabat a Udine e/o Bergamo, passando per Odriozola proprio contro l’Atalanta, fino a Saponara e Duncan col Genoa o la coppia Pulgar-Torreira nel secondo tempo di Venezia (tra i pochi a salvarsi in Laguna). Stavolta, invece, chiunque dei cinque sia entrato a gara in corso ha staccato la partita. Che fosse in difesa, con Igor (un paio di errori anche gravi) e Nastasic (subito a rischio espulsione per un’entrataccia a 40 metri dalla porta), oppure in mediana con Duncan e Amrabat (entrati malissimo) o davanti con un Sottil (che ha perso quasi tutti i palloni che gli sono arrivati e rischiando anche lui un cartellino inutile).

RISORSE. Che la Fiorentina abbia la coperta corta, soprattutto in attacco, ormai è assodato, così come lo è il fatto che quando la squadra viola incontra avversari che in panchina possono pescare calciatori di rango inferiore, abbia dei vantaggi rispetto a quando non vada ad affrontare rose ben più ricche, anche in panchina. Basta vedere come l’Inter cambiò marcia al Franchi potendo inserire Dunfries, Sanchez e Vecino. La stessa gara con la Juve, guarda caso, è stata decisa da chi è subentrato, ovvero Cuadrado. Resta da capire, tuttavia, il perché tutti coloro che sono subentrati a Torino abbiano sbagliato approccio, esattamente il contrario di quanto era accaduto nella precedente gara con lo Spezia e più in generale in altre partite. Nell’era dei cinque cambi, d’altronde, è troppo importante se non fondamentale chi subentra. Già col Milan sono attese ulteriori riprove.

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