Il difensore ceco della Puskas Akademia è cresciuto nelle Marche. E nella sfida di Conference si troverà davanti il suo grande amico
Un ceco dal nome italiano che gioca in Ungheria. Detta così sembra una barzelletta, invece è la storia di Patrizio Stronati, difensore della Puskas Akademia – prossimo avversario della Fiorentina in Conference – nato ad Opava, nel cuore della Slesia, cresciuto nelle Marche (dove ha un pezzo di famiglia) per poi diventare un globetrotter del pallone (Austria Vienna e Mlada Boleslav prima di Felcsút). Ecco perché per lui, intervistato da La Nazione, quella con i viola non sarà una gara banale: “L’Italia è la mia seconda terra – dice Stronati -. Li passo le vacanze con moglie e figli. Ho un rimpianto, però, legato al Bel Paese“. Quale? “Quello di non aver mai potuto giocare in A. Adesso sto vivendo un momento splendido con la Puskas Akademia ma il sogno è quello di provare un’esperienza in Italia“.
LA SFIDA CON LA FIORENTIN. “La stagione è partita alla grande ma quelle con i viola saranno gare molto più difficili. Non abbiamo nulla da perdere e anche per questo giocheremo a viso aperto. Certo, la Fiorentina è favorita ma nel calcio tutto può succedere. Il confronto con i viola rappresenta un pezzo di storia. E questo sia per il mio club che per il calcio ungherese. La Fiorentina è stata la finalista delle ultime due edizioni di Conference e anche oggi è una delle squadre più forti del torneo“.
LA PARTITA CON IL PARMA. “Abbiamo iniziato a studiare la Fiorentina, vedendo la sfida contro il Parma. La prima gara della stagione non è mai facile anche se credo che i viola abbiano giocato bene. Ne ho parlato a lungo col mio amico Barak…“.
BARAK. “Non passa giorno che non ci prendiamo in giro… (ride, ndr). Gli ho chiesto di farmi un altro assist come quello che mi fornì in Nazionale, quando segnai alle Faer Oer nel 2022… Io e lui parliamo spesso prima delle rispettive partite, ci eravamo sentiti pure prima della finale con l’Olympiakos: è un modo per caricarci“.
GIOCATORI VIOLA. “Se c’è qualcuno della Fiorentina che mi piace? Di sicuro il mio amico Tony (Antonin Barak, ndr)… Ma se devo dire altri nomi dico quelli di Biraghi ma pure di Dodo, Mandragora e Gonzalez“.
AVVERTIMENTO. “Un avvertimento da fare ai viola? Noi correremo. Tanto. Sù e giù per il campo, dando il 100%. Giocheremo compatti e non lasceremo spazi agli avversari“.
Di
Redazione LaViola.it