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Strategia rinnegata, ha vinto Diego. Ma cambiare può essere sinonimo d’intelligenza
Cambiare idea è sinonimo di intelligenza. Si dice così in questi casi. E forse vale pure per la Fiorentina. Sono i giorni del grande cambiamento. Dal team di lavoro si passerà all’uomo solo al comando. O meglio, si ri-passerà. La gestione Corvino, tanto criticata nei suoi ultimi mesi a Firenze, adesso è tornata di moda. Calciomercato, direzione dell’area tecnica e direzione del settore giovanile. Corvino, che ieri sera ha strizzato l’occhio ai Della Valle, ammettendo un contatto, avrà pieni poteri nel giro di una settimana. Manca solo l’accordo economico fra le parti. C’è una parola, che si trasformerà in contratto (forse biennale) al primo incontro. Nessun tentennamento, la Fiorentina va dritta per la sua strada. Un ritorno al passato che profuma di futuro. Lo stesso Corvino non vede l’ora di tornare nella ‘sua’ Firenze, città che lo ha fatto sentire spesso amato e che solo negli ultimi mesi della sua prima gestione gli ha voltato le spalle. Erano mesi difficili. Quelli dello 0-5 inflitto dalla Juventus e della madre che venne a mancare. Pantaleo se ne andò prima del tempo. Qualche incomprensione, che il tempo ha cancellato. E’ rimasta la stima, immutata, di tutta la dirigenza. In particolare di Diego Della Valle, che ha voluto fortemente il suo ritorno.
D’altra parte, il concetto diffuso è tanto banale quanto giusto: “Corvino ha lasciato assegni circolari alla Fiorentina. Dopo il suo addio hanno continuato a fare mercato con le cessioni dei giocatori che ha comprato lui”. Il motivetto, nei bar dei tifosi, è più o meno questo. Ed anche Diego deve averlo bene in mente. Gli estimatori del Corvo hanno dimenticato Bolatti, Keirrison e via discorrendo. I gioielli acquistati e valorizzati hanno spesso il sopravvento nel gioco delle parti. Insomma, il Corvino-bis deve ancora conquistare diversi scettici, ma uno zoccolo duro c’è e si è schierato incondizionatamente al suo fianco.
Anche perché sono tanti quelli che auspicavano un cambio di rotta. L’esperimento del team di lavoro, per fare mercato, non ha portato i benefici sperati. Troppi i quattro dirigenti che si sono occupati di trattative nelle ultime sessioni. Ognuno è spesso andato per la propria strada, con i propri contatti. Pradè, Rogg, Angeloni e Pereira si sono spesso scontrati con una realtà che pretendeva un tipo di lavoro diverso. Ed alla proprietà, l’ultimo mercato non è proprio andato giù. Per questo si è deciso di cambiare totalmente rotta. E di riaffidarsi ad un uomo solo, che si prenderà oneri ed onori. Con le spalle larghissime per fare da parafulmine nei momenti difficili. In diversi hanno pagato, e pagheranno, il mercato di gennaio. Diego Della Valle non ha gradito il caso Benalouane. Via Pradè. Rogg non si occuperà più di mercato ma prenderà il posto di Baiesi al Marketing. E persino Pereira, che sembrava sicuro di rimanere, potrebbe fare le valige. Anche la posizione di Angeloni traballa, ma lui ha ancora un anno di contratto. Gli ultimi assestamenti dirigenziali ci saranno nei prossimi giorni, ma adesso c’è soprattutto una grande certezza: la Fiorentina rinnega la sua idea e torna al passato. E chi lo sa, magari è davvero sinonimo di intelligenza. Lo scopriremo fra qualche mese.
