Stipendi: molti calciatori hanno già consultato gli avvocati. Serve un patto con le società

Molti calciatori si stanno affidando agli avvocati giuslavoristi, alcuni dei quali avrebbero suggerito ai loro assistiti di pretendere il pagamento del mese di marzo

Serve un patto società-calciatori, scrive Il Corriere Dello Sport. Il rischio sulla querelle stipendi dei calciatori potrebbe provocare infatti cause da ambedue le parti. Molti calciatori, nel frattempo, si stanno affidando agli avvocati giuslavoristi, alcuni dei quali avrebbero suggerito ai loro assistiti di pretendere il pagamento del mese di marzo. Ogni patron sta cercando una soluzione con il proprio spogliatoio – e con i procuratori – sull’esempio della Juventus. La strada dell’accordo sindacale per l’intera categoria è stata abbandonata a causa delle troppe differenze economiche tra i lavoratori.

L’orientamento generale di chi indossa gli scarpini e scende in campo pare essere la disponibilità al taglio dello stipendio di aprile. Maggio e giugno restano appesi alla possibile ripresa della stagione. I presidenti vorrebbero risparmiare almeno due mensilità (aprile non basta) e avanzano l’ipotesi di spalmare altri sessanta giorni di stipendio sui prossimi anni di contratto.  E poi c’è la questione bonus. Diversi, insomma, gli aspetti giuridici che devono essere ancora risolti.