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Step by step: Sottil in (costante) crescita. Ora la missione più dura: trovare continuità

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Sottil in (costante) crescita. Ora la missione più dura: trovare continuità. Ultime due gare con Saponara, Callejon e Gonzalez come concorrenti, poi arriverà Ikoné

Non a caso, all’ingresso negativo contro la Juventus fecero seguito due panchine consecutive, con Milan ed Empoli. Dal ritorno dal 1’ con la Sampdoria in poi, tuttavia, Riccardo Sottil pare aver cambiato passo. Se a Bologna non ha particolarmente brillato (ma neanche demeritato), contro Sampdoria, Salernitana e Benevento in Coppa Italia l’esterno gigliato è stato determinante. Sia sotto porta che nelle decisioni.

CRESCITA. Tante volte Italiano ha insistito sulla necessità per Sottil di crescere nella scelta, soprattutto negli ultimi metri di campo. La riprova più lampante fu la gara contro l’Inter, in cui segnò il primo gol in Serie A in maglia viola, ma sprecò almeno un altro paio di ottime occasioni restando nel limbo del tiro-non tiro-la passo, finendo poi per prendere la decisione sbagliata. Altre volte, invece, il tecnico viola ha puntato l’accento sulla necessità di migliorare sugli inserimenti sul secondo palo, sottolineando come Sottil fosse a volte in ritardo, altre in anticipo, mancando in sincronismi. Negli ultimi 18 giorni, tuttavia, il passo in avanti è stato evidente. La giocata del 3-0 alla Salernitana, con tocco spalle alla porta per lasciare sul posto l’avversario, sgroppata con accelerazione sulla corsia e palla all’indietro per l’accorrente Vlahovic è da manuale. “Abbiamo fatto gol con la giocata provata in allenamento”, disse Vlahovic in un labiale a Italiano stesso nell’esultare per il gol ai granata. Se Kokorin, anche per sbaglio, avesse intuito una singola volta che quello era il movimento da fare, il copione si sarebbe ripetuto anche col Benevento, col russo tante volte andato dalla parte opposta quando Sottil partiva dalla fascia per mettere il pallone sul primo palo. Non fu casuale, allo stesso tempo, il gol di Callejon alla Sampdoria, con Sottil che parte da sinistra e cerca sul palo lontano l’inserimento da dietro dello spagnolo, giocata prova e riprovata sin dal ritiro di Moena. Il tutto condito dal gol da opportunista alla Samp, e dalla rete al Benevento, in 18 giorni.

CONTINUITA’. Adesso la missione più difficile: trovare, finalmente, continuità. Che Sottil avesse doti, tecnica, strappo e dribbling, lo sapevano e lo sanno tutti. Riuscire a mettere tutto ciò a disposizione dei compagni, rendendo tali qualità funzionali alla ricerca dei risultati piuttosto che fini a sé stesse, e farlo con continuità è ancora da mettere in pratica. I progressi sono sotto gli occhi di tutti.

CONCORRENZA. Con Sassuolo e Verona, Sottil avrà altre (forse le ultime) opportunità di giocarsi due posti con Saponara, Callejon e Gonzalez. Occasioni da sfruttare al massimo visto che da inizio gennaio, con l’arrivo di Ikoné, la concorrenza si farà ancora più importante, mentre i margini di discontinuità si ridurranno ulteriormente. Dopo le buone risposte fornite negli ultimi 4 incontri, insomma, non è assolutamente il momento di togliere il piede dall’acceleratore. Senza strafare, però, altro aspetto sul quale Sottil ha a volte ecceduto. Se davvero dovesse esplodere, magari seguendo le orme di Vlahovic (che un anno fa di questi tempi faceva soltanto intravedere potenzialità, poi diventate devastanti, come sta facendo Sottil), ci potrebbe essere di che divertirsi.

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