Un brindisi in Coppa. Cosa ci potrebbe essere di meglio? Basterebbe arrivare in finale per fare felici un po’ tutti qui a Firenze. Primi fra tutti Diego e Andrea Della Valle che ambiscono, da sempre, a una dimensione sempre più internazionale della Viola. Fare bene a livello internazionale potrebbe rappresentare un importante esame di maturità per molti protagonisti di questa stagione. Primo fra tutti Paulo Sousa che, da allenatore, non è riuscito ancora a trovare la consacrazione che potrebbe suffragare le sue ambizioni personali oltre i confini nazionali di esperienze di buon livello. Ma la Viola attende conferme o smentite (definitive) da molti dei suoi attori protagonisti. Basti pensare a Badelj e Gonzalo. Due pilastri della struttura portante della squadra che sono molto combattuti sul loro futuro con i loro rispettivi contratti che sono tutt’altro che solidi e non solo per la scadenza di contratto più o meno imminente. Poi c’è Kalinic, che vorrebbe sperare in un qualcosa di più di un semplice piazzamento sui 3 fronti (Scudetto, Europa league e Coppa Italia) stagionali. Ma i suoi gol potrebbero certamente contribuire a fare la differenza… Lo stesso discorso vale per Bernardeschi. Anche se il suo senso di appartenenza è sicuramente più robusto rispetto a molti altri suoi colleghi. Ma c’è chi alla Fiorentina si trova bene e vorrebbe anche restare. Ma la formula del «prestito» mette il club nelle condizioni di poter scegliere e decidere il destino dei suoi tesserati. Sanchez, Salcedo, De Maio, Tello, Toledo, Maxi Olivera: la soluzione che prevede l’elastico sempre in tensione rischia di essere piuttosto scomoda anche perchè il proprio destino viene deciso in un periodo di tempo assai limitato. Fare bene in Europa potrebbe essere fondamentale per vedersi confermati a Firenze.

Di
Redazione LaViola.it