L’attaccante ha un contratto fino al 2023, la Viola ha già un piano per il rinnovo. Commisso ha dato mandato di difenderlo a tutti i costi
Esiste solo un modo (e non è detto al 100 per cento) per far saltare il piano che la Fiorentina ha bene in mente non da oggi sul conto di Dusan Vlahovic: l’offerta economica fuori da ogni logica e da ogni regola. Altrimenti, non c’è margine di dubbio su questo piano che il club viola sta cercando di concretizzare per proiettarlo poi nel futuro. Ovvero, con la firma del rinnovo sul contratto del centravanti serbo in scadenza giugno 2023. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Strategia chiara, contorni già marcati, tempistica spostata in avanti per vari motivi e quelli al momento più rilevanti affondano le radici al giro di uscite-entrate di super attaccanti che sta coinvolgendo alcuni club europei di primo livello. Da qui appunto il “rischio” che possa arrivare la proposta “indecente”, di cui finora non c’è stata però traccia a Firenze, dove viceversa si cerca l’incastro giusto al momento giusto per la firma di Vlahovic.
NODO CLAUSOLA
Che magari potrebbe arrivare con il ritorno di Rocco Commisso in Italia alle porte del campionato. In una coincidenza di tempi che avrebbe un significato non soltanto simbolico. Anzi. E per quello vanno ribaditi i contorni sopra citati: quattro anni (o anche quattro più uno) sul nuovo contratto a tre milioni a stagione più bonus legati ai gol. Accordo di massima sulla clausola rescissoria che non è ancora totale per la difformità sulla cifra.
E su quella stanno lavorando le parti. Settanta-ottanta milioni la Fiorentina, quaranta-cinquanta Darko Ristic (procuratore di Vlahovic). Raffigura a grandi linee il tavolo di confronto e una differenza evidentemente abbastanza netta. Ma non tale da pregiudicare l’esito positivo della trattativa. Ecco, semmai gli uomini di mercato di Commisso non transigono sulla data d’inizio della clausola: giugno 2022. Un anticipo all’immediato andrebbe in automatico ad aprire il campo a possibilità d’intervento esterno che invece la Fiorentina vuole scongiurare a priori.
Fermo restando che Ferragosto è il limite invalicabile che si è data la stessa Fiorentina come ulteriore forma di garanzia: due settimane allo stop del mercato sarebbero insufficienti per organizzare un eventuale piano B.
ZERO OFFERTE
Fino ad allora, è chiaro, la possibilità ci può sempre stare. Ma si tratterebbe di un’iniziativa estemporanea e clamorosa di un club che decide di puntare tutto o quasi tutto su Vlahovic fin da subito. E non bada a spese per raggiungere l’obiettivo. Eppure, ci sono una premessa e due baluardi da tenere in considerazione. La premessa è che ad oggi – per quanto ci possa essere stato e ci sia un pour-parler tra l’agente di Vlahovic e Tottenham e Inter, le società ormai note a caccia di un attaccante al top – la Fiorentina non ha ricevuto offerte significative.
I due baluardi: Commisso ha dato ordine di “difendere” Vlahovic a tutti i costi. E anche in caso di proposta di fronte alla quale non puoi far finta di niente, il presidente viola senza clausole di sorta avrebbe comunque l’ultima parola. Per poter rispedirla al mittente.
Di
Redazione LaViola.it