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Nuovo stadio: Rocco non molla, ma lancia segnali negativi. Attese risposte da Roma

Commisso Fiorentina

Nuovo stadio Fiorentina: Commisso non vuole gettare la spugna, ma lancia segnali negativi. Attese risposte dal Ministero

Da un po’ di tempo Rocco Commisso ha messo da parte lo slogan «fast, fast, fast». Oltre ai risultati sportivi della Fiorentina tutt’altro che positivi, c’è il progetto di un nuovo stadio che si sta rivelando più complicato di quanto il tycoon italo-americano prevedesse appena sbarcato a Firenze un anno e mezzo fa. La meta sembra molto lontana, come confessato dallo stesso presidente in una lettera di risposta al Viola Club «Scoglio-nati Viola» dell’Isola d’Elba. Rocco Commisso, scrive il Corriere Fiorentino, almeno per ora non intende gettare la spugna, ma le difficoltà dovute anche alle petizioni salva Franchi e alle pressioni internazionali non lo lasciano indifferente.

ATTESA. Due settimane fa il club viola e Palazzo Vecchio hanno inviato una lettera al ministero dei Beni culturali chiedendo quali siano gli «elementi testimoniali» dell’opera del Nervi da preservare e comunicando le linee principali pensate dall’architetto Casamonti per l’intervento. La risposta dal ministero dovrà arrivare entro 90 giorni ma da Roma hanno fatto sapere che ne potrebbero bastare anche meno. La Fiorentina può soltanto aspettare le comunicazioni da Roma. È in quel momento che l’architetto di fiducia Marco Casamonti informerà il presidente sulle modalità concesse per l’operazione Franchi. Alla fine l’ultima parola e l’eventuale ok potrà arrivare solo da Commisso, visto che in ballo ci sono circa 300 milioni di euro.

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