Il direttore generale viola di nuovo in visita a Campi nei giorni scorsi. A breve arriverà la perizia per la valutazione dei terreni alla Mercafir.
Ritorno a Campi Bisenzio. Ritorno ai terreni vicini all’Asmana, già visti e rivisti in questi mesi e mai spariti dal tavolo del nuovo stadio. Nei giorni scorsi Joe Barone si è ripresentato a Campi. Ancora una volta per approfondire la fattibilità, i costi e i tempi di un eventuale nuovo impianto nei 38 ettari privati di via Allende, proprietà del gruppo “Centronord” della famiglia Casini. Nemmeno 10 giorni fa Palazzo Vecchio ha approvato la nuova variante per la Mercafir, nemmeno un mese fa il sindaco Dario Nardella ha annunciato di esser pronto a garantire un percorso di 4 anni per fare il nuovo stadio a Novoli. Eppure all’improvviso Campi batte un altro colpo. L’ipotesi, mai del tutto naufragata, torna a galla e si rimette in mostra. Così scrive La Repubblica.
NUOVI COLLOQUI. Barone ha riparlato col sindaco Emiliano Fossi e rivisto le carte: «Continuano a tenersi la porta aperta» l’unica cosa che trapela dal Comune di Campi. Nel bel mezzo della crisi nera della Fiorentina in campionato di colpo anche il fronte stadio torna a farsi bollente. Che succede? Perché questo ritorno di fiamma? Normale posizionamento strategico della Fiorentina o qualcosa di più? Da Campi aplomb e riservatezza: «Nel caso in cui le cose alla Mercafir non andassero la proprietà si tiene una soluzione alternativa. C’è sempre interesse, il filo della comunicazione non si è mai interrotto». E le infrastrutture che mancano? Strade, autostrada, ferrovia? Pare che una prima interlocuzione con le Autostrade per un nuovo parcheggio autostradale tipo villa Costanza vicino all’Asmana sia in corso. «In 6-8 mesi noi siamo in grado di produrre le carte urbanistiche e poi 3 anni di lavori», ripetono da Campi.
SOLDI. A Palazzo Vecchio si accelera sulla perizia dei 22 ettari della Mercafir che dovrebbero essere messi in vendita. Commisso disse di ritenere 6 milioni di euro il prezzo adatto a quei terreni ma è molto difficile che il suo budget ideale venga esaudito da Palazzo Vecchio. Anzi, praticamente impossibile. Circolano anzi voci che parlano di una cifra tre volte più alta: nemmeno tra i 12 e i 15 milioni ma tra i 18 e i 20, forse persino di più. La Juve ad esempio pagò 25 milioni di euro al Comune di Torino per la concessione a 99 anni dell’area dove è nato lo Stadium. Da Palazzo Vecchio si ripete che la perizia vidimata arriverà prima di Natale.
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Redazione LaViola.it