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Rassegna Stampa

Stadio: Fiorentina, conti in rosso. Metamorfosi da brividi in difesa

Incassati già cinquantasette gol. Nel girone di ritorno realizzato soltanto un clean sheet contro lo Spezia. Sabato la sfida al Franchi contro la Lazio

Quello che la Fiorentina costruisce, poi lo distrugge. Siamo ormai oltre il paradosso per spiegare questi anni tribolati, questi anni ricchi di delusioni e poveri di soddisfazioni. In cui le certezze di ieri sono diventate i dubbi di oggi. Anzi, si sono trasformate quasi incredibilmente in problemi da non dormirci sopra. E la difesa è il perfetto esempio di questo stato di cose. La difesa su cui la squadra viola ha appunto costruito la salvezza nemmeno un anno fa, adesso mette a rischio la permanenza della Fiorentina in Serie A. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

METAMORFOSI DA BRIVIDI

Pezzella e compagni nella fase post lockdown della scorsa stagione sono stati capaci di subire soltanto 12 gol in 12 partite. Top per il periodo insieme all’Inter (però i nerazzurri con una partita disputata in più). E addirittura quinta miglior difesa in assoluto a chiusura di campionato. Gli stessi uomini – eccezion fatta per Martinez Quarta – un campionato dopo hanno prodotto viceversa quello che è sotto gli occhi di tutti. La Fiorentina ha incassato 57 gol in 34 partite (media poco rassicurante di 1,67) e in questo momento ha la quindicesima difesa. Non solo: nel girone di ritorno è riuscita a mantenere la porta inviolata appena una volta nel 3-0 allo Spezia. E in ben cinque degli undici turni successivi ha subìto tre gol dentro la stessa gara.

Fotografia impietosa del cambiamento drastico, forse inspiegabile, in pochi mesi all’interno della retroguardia di Iachini allora e di Iachini ora. Quindi oltre agli uomini anche i movimenti e i meccanismi sono gli stessi, eppure l’esito è completamente rovesciato. Ebbene, a salvezza raggiunta, dovrà essere indiscutibilmente un parametro di giudizio per rivedere programmi e strategie. Questa difesa ha dato dimostrazione di non essere più affidabile. Gli incastri di mercato, tra contratti che vanno in scadenza e richieste per giocatori che sembrano giunti al termine del loro ciclo a Firenze, dovranno essere considerati tutti insieme per ridisegnare il reparto.

SCELTE PER IL FUTURO

E la dissolta efficacia della fase difensiva (concetto basilare) serve per allargare il discorso al centrocampo. Che partecipava a suo tempo agli onori come adesso partecipa alle colpe. Valga proprio l’ultimo caso col Bologna. Intanto, prendere tre gol in fotocopia non è facile. Ma tra chi nel mezzo doveva coprire con scalate e allineamenti giusti e chi dietro non doveva concedere i soliti “tagli”, sono venuti fuori errori pagati a caro prezzo. Una vittoria avrebbe significato quasi salvezza. Mentre il pareggio lascia tutto in bilico e la salvezza da conquistare passerà sabato contro la Lazio. Squadra lanciata all’inseguimento di un posto per la Champions League 2021-22, contro la Scarpa d’Oro Immobile, contro Correa e Luis Alberto che affettano gli schieramenti avversari.

Quindi, la partita di Bologna deve essere un monito e soprattutto un esempio da trasformare in soluzioni concrete. Altrimenti la Fiorentina rischia di andare incontro a problemi che in questo caso – per tornare al paradosso di partenza – erano stati mascherati dalle capacità realizzative di Vlahovic. Letteralmente esploso nel 2021. Ma se questo non succede, è chiaro che i problemi diventano insormontabili.

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