Vlahovic e una tripletta importantissima, nel delicato scontro diretto. Primo tempo da grande squadra, meglio che a Torino. Poi la Fiorentina rischia…
“Alla Batigol”, titola in copertina Il Corriere dello Sport – Stadio, riferendosi ovviamente a Vlahovic. Un tempo regalato dal Benevento e dominato dalla Fiorentina. Tre a zero al 45′, tripletta di Dusan Vlahovic, il centravanti dal sinistro stratosferico. Poi venti minuti di vecchia, assurda, impaurita Fiorentina (con tre gol di vantaggio…), col Benevento rientrato in partita, grazie anche alla rete di Ionita, finché ha avuto fiato ed energie, poi non ha più retto al ritmo che si era imposto e finale ancora dei viola col 4-1 di Eysseric. E’ andata così a Benevento, con Prandelli che respira e Inzaghi che boccheggia.
UN TEMPO DA APPLAUSI. Quest’anno la Fiorentina non aveva mai giocato così bene come nei primi 45′ del Vigorito, nemmeno a Torino contro la Juve quando il 3-0 dei viola fu il risultato anche di una serie di episodi favorevoli. A Benevento, in un vero scontro diretto, il 3-0 è stato la sintesi perfetta di un primo tempo fantastico, dove il calcio di un campione come Ribery si è legato perfettamente alla squadra ed ha esaltato quel ragazzino di 21 anni capace di segnare la prima tripletta della sua carriera. Dusan Vlahovic e il suo sinistro d’oro, tre gol con lo stesso piede, il primo di precisione (nell’angolino basso), il secondo di sveltezza (dopo una respinta di Montipò), il terzo d’antologia.
BENEVENTO ASSENTE. La Fiorentina ha fatto irruzione nella partita disorientando il Benevento con i suoi attacchi veloci e verticali ispirati, guidati e rifiniti da Franck Ribery, un giocatore che appartiene a un’altra dimensione. Prandelli aveva fatto le scelte giuste, puntando sull’asse francese Ribery-Eysseric sul centrosinistra, asse da cui sono nati i primi due gol e poi anche il quarto. Aveva fatto bene anche a ripescare Caceres che a destra attaccava e difendeva con i tempi giusti, mettendo fuori partita Caprari e costringendo Barba a spingere con molta, troppa circospezione.
PAURA. Inzaghi ha fatto un cambio nell’intervallo e ha rimesso un po’ di cose a posto. La Fiorentina è ripiombata nella sua prigione mentale, dove il carceriere è la paura e per 20′ il Benevento l’ha sballottata da una parte all’altra. Ionita ha accorciato di testa su angolo di Caprari, poi Gaich e lo stesso Caprari (grande deviazione di Dragowski) sono stati a un passo dal secondo gol. C’è stato anche un tocco di mano di Caceres che Giacomelli e il Var non hanno valutato da rigore. Intorno al 20′, la Fiorentina è riuscita a ripartire con Eysseric e nel frattempo Prandelli, intuendo la situazione, ha cambiato l’assetto passando alla difesa a 4 con Caceres terzino sinistro e Venuti esterno sinistro di centrocampo per frenare gli attacchi di Improta. E i viola hanno poi chiuso il match con Eysseric.

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Redazione LaViola.it