Rassegna Stampa
Stadio: c’è la garanzia Ribery sulla salvezza della Fiorentina
Può essere l’arma adatta per mettere in difficoltà il gioco aperto di De Zerbi. La sofferenza di assistere impotente al ko con l’Atalanta gli ha dato più rabbia
Franck Ribery è pronto a farsi garante. La salvezza della Fiorentina passa dalle sue giocate. Ha nelle gambe già 600 partite con squadre di club: sa bene come indicare la strada. E non ha intenzione di perdere tempo. Solo dopo, non appena la paura della classifica sarà un ricordo, arriverà pure il momento delle decisioni su un futuro, il suo, ancora tutto da scrivere. Il biennale firmato nell’estate 2019, quando arrivò da svincolato e fu accolto in trionfo in un Franchi con la tribuna stracolma, sta per esaurirsi. Le parti ne parleranno quando i tempi saranno maturi. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Franck si diverte ancora a giocare, è oggetto del desiderio di diversi club. Dalla Bundesliga fino al Monza. E presto ci sarà anche modo di decidere, in accordo con la famiglia, di che colore tingere il domani. Se viola o con un’altra sfumatura, magari lavorando su un ridimensionamento dell’ingaggio (oggi di 4 milioni netti). Il rapporto col presidente Commisso è ottimo. L’abbraccio tra i due in tribuna, domenica, non è che l’ennesima dimostrazione di un feeling nato fin dall’inizio sotto la stella giusta. Per entrambi, però, adesso, la priorità è il campo.
RINASCITA
Ribery prima vuole spazzare via i fantasmi di questa complicata stagione. E’ questione d’orgoglio. Anche perché quel rosso rimediato contro il Genoa due settimane fa, la seconda espulsione italiana in 43 partite giocate, non gli è andata giù. Anche per questo si è scusato subito coi compagni e, da uomo vero, lo ha fatto anche a mezzo social, mettendoci la faccia. Il francese ora è pronto ad accendersi i riflettori addosso, da campione. Ha sofferto troppo domenica scorsa nel vedere i compagni dallo Sky box, ora serve farsi condottiero sul campo.
Il mental coach della squadra punta a farlo lui. Magari spezzando anche il digiuno da gol che dura dal 21 marzo scorso, dalla sfida interna col Milan, quando a regalargli l’assist perfetto fu Vlahovic. Quell’attaccante serbo che proprio dalla gara col Sassuolo dell’andata ha sancito la sua metamorfosi in goleador. FR7 lo sa bene: quel rigore, al Franchi, con la squadra viola sotto di un gol, fu lui, l’ex Bayern a procurarselo (fallo di Locatelli). Arrivò il pareggio. Un girone dopo si cercano i tre punti.
PASSEPARTOUT
La sua imprevedibilità dovrà diventare il passepartout per scacciare via la paura e tornare a muovere, con grande fretta, la classifica. Ha festeggiato da pochi giorni il compleanno numero 38, e brindare, seppur con qualche giorno di ritardo, con un gol magari decisivo (fino ad oggi 5 quelli realizzati in A), permetterebbe a tutti di ritrovare il sorriso.
Al patron, ai compagni, ai tifosi. Franck lo deve a se stesso e alla alla città che lo ha accolto. E poi vuole rendere orgogliosa la sua famiglia che, pur a distanza, lo segue con affetto ad ogni match. La moglie Wahiba, come testimoniano i social, non perde una partita e “soffre” da lontano senza esitazione. Si esalta alle azioni del marito e si dispera di fronte ai risultati negativi del gruppo. Ribery gioca anche per lei e non intende aspettare ancora: il presente gli serve per prendersi la salvezza, poi sarà tempo di futuro. Di nuovi sogni e pure di ritrovate ambizioni.