Due anni di contratto in più, ingaggio quintuplicato e una clausola rescissoria di 70-80 milioni. Per l’entourage della punta prevista una commissione di 2 milioni di euro
La Fiorentina ha messo sul piatto ben oltre 16 milioni per il prolungamento di contratto di Dusan Vlahovic, forse 18. Ingaggio praticamente quintuplicato rispetto ad oggi (da 7-800 mila a oltre 4 milioni di euro l’anno, bonus inclusi). Più di ogni altro campione finito a libro paga dei viola, pure di Ribery. Allungamento di altri due anni, dal 2023 attuale al 2025 e una clausola rescissoria compresa i 70 e gli 80 milioni di euro. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
I dirigenti viola, come ha assicurato lo stesso dg Barone a Udine, hanno già preparato tutto. Adesso, a muovere la prossima pedina sullo scacchiera tocca al calciatore. Fin qui concentrato sui gol da realizzare per portare più in alto possibile la squadra. E soprattutto all’entourage, per il quale il club del presidente Commisso ha previsto anche il riconoscimento di una commissione attorno ai 2 milioni.
GLI INVITI
Non c’è più tempo da perdere. Italiano ha restituito alla Fiorentina un ruolo di primo piano anche in campionato. La promessa di lavorare per migliorare quanto fatto rispetto al passato recente non è stata disattesa. Dopo il patron, che all’indomani del successo sul Genoa, si era augurato di poter chiudere la pratica prima del suo rientro negli States (che avverrà sicuramente dopo la sfida col Napoli di domenica), anche il dg ha bussato alla porta del serbo. Si aspetta il ritorno in Italia di chi ne cura gli interessi. Ma la pratica non può essere ulteriormente procrastinata. Non lo consentono i tempi del mercato. Dopo che già in estate il giocatore era finito prepotentemente nel mirino di top club europei, su tutti l’Atletico Madrid.
TOCCA A TE
Dusan lo ha ripetuto anche qualche giorno fa di aver «scelto di restare a Firenze col cuore». Ora, tocca a lui mettere l’autografo in calce al contratto che tutta la città aspetta con ansia. Tocca a lui trascinare la Fiorentina e cominciare così a misurarsi con palcoscenici importanti. E’ questa la strada che ha percorso pure Stevan Jovetic, indicato come uno dei modelli da seguire. Arrivato come lui dal Partizan Belgrado giovanissimo e che ha fatto il suo debutto in Champions a Firenze.

Di
Redazione LaViola.it