Rassegna Stampa

Squinzi: “Di Francesco via, non me l’aspettavo. Obiettivo Europa e poi Champions”

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Via l’allenatore, via il direttore sportivo, lui resta. E rilancia. Giorgio Squinzi sente aria di fine ciclo, ma è pronto a cominciarne un altro: ha grandi idee per la società che ha comprato in C2 nel 2003 ed è arrivata in Europa. C’è fastidio, ma nessuna smobilitazione. Prove tecniche di nuovo Sassuolo.

Di Francesco se ne va: Roma. «Non me l’aspettavo, pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia. Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 mila dipendenti sparsi per il mondo: se vuole lasciare, pazienza».

Vi siete parlati? «Abbiamo partecipato al convegno della Mapei Sport che, tra l’altro è stato un grande successo con 250 partecipanti. Ma non ci siamo confrontati. Di Francesco ha altri due anni di contratto e una penale da pagare in caso di rescissione. Di questo dovremo parlare con la Roma. Aspettiamo».

Chi arriva al suo posto? «Non lo so. Posso dire che allenatore cerchiamo: italiano, tra i 40 e i 50 anni (Bucchi ne ha 39, Nicola 44, Maran 53…, ndr). Funzionale al progetto: puntare sui giovani, come ha fatto così bene Di Francesco».

Anche Berardi va via? «Non ho capito cosa vuol fare, vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo. Ma dopo quello che è successo con Di Francesco non ho più certezze, comunque faremo di tutto per tenerlo».

Obiettivi del dopo Di Francesco? «Arrivare entro un paio d’anni tra le prime 6-7 e poi pensare alla Champions: tra due stagioni l’Italia avrà 4 squadre. Faremo il salto di qualità anche grazie al nuovo centro d’allenamento pronto nel 2018: non sarà come Milanello, ma quasi».

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