Rassegna Stampa
Sprofondo viola: né idee, né gioco. Che brutta figura. Ma quali sono gli obiettivi?
Ci può stare perdere a Cagliari, ma non certo così. Questione di obiettivi, domande da farsi su squadra e allenatore…
Montella non cerca alibi: «C’è poco da commentare, il Cagliari ci è stato superiore». Anche se poi li trova: «Se guardiamo la lista degli undici ci sono tanti anni di differenza tra le due rose. La loro maggiore esperienza ha aiutato». Su una cosa siamo d’accordo, c’è poco da commentare. Tutto il resto è opinabile. Non è una questione di età (o non soltanto), qui è una questione di qualità e di personalità. Due cose che la Fiorentina non ha. Se manca uno come Ribery, al di là del valore tecnico, la squadra perde carattere. Sia chiaro, i giocatori di personalità ci sarebbero, ma se scivolano dentro una partita inguardabile, allora tutto diventa più difficile. E qualche domanda è giusto farsela. Sulla rosa allestita dalla società, sulle scelte di Montella, sulla valutazione di alcuni giocatori. Così scrive La Repubblica.
OBIETTIVI. Ma un dato, più di altri, deve guidare il nostro giudizio: qual è l’obiettivo della Fiorentina? Da questa semplice domanda discende tutto il resto. Perdere a Cagliari, soprattutto contro questo Cagliari, ci sta. Prendere cinque gol e fare una figuraccia un po’ meno. La Fiorentina è ottava, e Montella sostiene che «se siamo lì qualcosa di buono abbiamo fatto». Cioè? L’obiettivo era più modesto e la squadra sta andando oltre le previsioni? Basta dirlo, e tutto cambia. Perché se la Fiorentina ha come punto di arrivo l’ottavo-decimo posto, allora ci sta anche che la difesa inciampi in una partita disastrosa, che Badelj si prenda un giorno di ferie dalle sue responsabilità, che Chiesa si permetta di passeggiare per il campo e via dicendo. Ma se, invece, la Fiorentina guarda più in alto, allora deve approfittare della sosta per riflettere seriamente sul suo futuro.
