News

Sprofondo Milan, Fiorentina show: che lezione!

Published on

Montella sbanca San Siro con una Fiorentina determinata e di qualità, Milan in crisi con Giampaolo sotto accusa.

Finisce con San Siro che osanna Franck Ribery, che ha segnato, divertito, ma soprattutto ci ha messo, cuore, classe, furore: tutto ciò che è mancato al Milan, scrive La Gazzetta dello Sport. Il Diavolo non perdeva 4 delle prime 6 partite dal 1938-39. Basta per dare un senso storico al tonfo. Il Milan ora è un punto sopra la zona B, sabato affronterà il Genoa che lo segue. La notte è buia. Un Milan incomprensibilmente molle è stato travolto da un’ottima Fiorentina che ha segnato già al 14’ su calcio di rigore (Pulgar) e ha preso il largo nella ripresa, anche grazie all’espulsione di Musacchio.

ALLENATORI. L’assetto trovato da Vincenzo Montella, per una squadra non meno rinnovata del Milan, è un dito in più puntato contro Giampaolo. Difficile prevedere altro futuro per il tecnico che ha certamente le sue colpe. La prima è quella di non essere riuscito a farsi dare dalla società gli uomini che servivano al suo gioco. Arrivato per divertire, ha segnato quattro gol in sei partite: la cifra del fallimento.

APPROCCIO. Dopo una decina di minuti di gioco, quando lo svampito Calhanoglu lancia in contropiede Ribery, Bennacer ha già perso due palloni dolorosi e Donnarumma si è salvato su tiro di Chiesa solo perché la palla gli è rimbalzata sulla testa (11’). Se hai perso 3 partite su 5, tra le quali un derby imbarazzante; se sai che questa dev’essere la partita della vita, come puoi permetterti un approccio così sciagurato? Il Milan è sbagliato molto prima di arrivare a parlare di tattica. Ribery passa in mezzo a Musacchio e Romagnoli, che dimostrano il doppio dei suoi anni e, sulla respinta di Donnarumma, Bennacer stende Chiesa: rigore. Pulgar fa 1-0.

SUPERIORITA’ E PRESSIONE. Giampaolo non è riuscito a riannodare il filo con il primo tempo di Torino, anche per un’ottima Fiorentina che impone la sua superiorità in mediana, non solo numerica. Pulgar, Badelj e Castrovilli si completano bene. C’è sempre qualcuno in pressione su Bennacer e qualcuno che aggredisce l’area: vedi il gol di Castrovilli annullato. Se il Milan sbaglia tanto in uscita è anche perchè Montella riesce a tenere la linea alta e la squadra compatta. La mediana rossonera invece, poco soccorsa dagli esterni, fatica a coprire le fasce. Le ripartenze viola sgorgano facili e felici. Unica pecca la tenerezza al tiro che non rende giustizia al predominio. Il Milan è ancora vivo quando va a bere il tè.

PROFONDO ROSSO. Lo ammazza Musacchio al 10’ della ripresa: rosso isterico su Ribery. La sentenza arriva al 21’ da Castrovilli che ha 22 anni e l’anno scorso era in B a Cremona. Togliamo l’alibi della gioventù a questo Milan. I giocatori non si dividono in giovani o vecchi, ma in bravi o scarsi. Castrovilli è bravo e ha dominato. Il suo gol è nato da un’altra palla persa da Calha, il rigore sbagliato da Chiesa da un altro fallo del maldestro Bennacer. Ribery ha chiuso il conto da campione, quelli che mancano al Milan.

22 Comments

Popular Posts

Exit mobile version