Il marocchino ieri contro il Sassuolo è tornato in posizione centrale, ma ha poi svariato a tutto campo risultando spesso decisivo
Con Sofyan Amrabat la Fiorentina pensava di aver trovato un giocatore in grado di far fare il salto di qualità a tutto il centrocampo. Eppure, il reparto centrale è apparso anche quest’anno in grande difficoltà. Non solo un Castrovilli raramente ai suoi migliori livelli (cresciuto sul piano realizzativo nelle prime giornate, ma per il resto spesso sottotono a livello qualitativo), un Bonaventura entrato piano piano negli schemi, e un Pulgar che, comunque in ritardo di condizione rispetto agli altri, continua a non garantire il giusto giro palla. Oltre alla mancanza di un vero regista. Ma anche un Amrabat che è sembrato fin qui solo un lontano parente del giocatore ammirato lo scorso anno nel Verona.
SPRAZZI DI AMRABAT. Prima in versione regista con Iachini (“lui vuole giocare in quella posizione, lo fa anche in Nazionale“), poi mezz’ala. Fatto sta che il centrocampista marocchino non ha mai giocato ai suoi livelli. Corsa e sostanza sì, quelle sono raramente mancate. Ma quanto a qualità e supporto alla manovra l’ex Hellas non ha dato il contributo sperato. Colpa di uno stile di gioco molto diverso tra questa Fiorentina e quel Verona, ma anche di difficoltà di squadra che vanno oltre le prestazioni dei singoli. Eppure ieri con il Sassuolo… si sono visti sprazzi di Amrabat. Quello ‘vero’, quello appunto visto lo scorso anno. Un giocatore a tutto campo, bravo a tener botta sugli avversari e a far ripartire l’azione.
A TUTTO CAMPO. Nessuno gli chiede di fare da regista puro, non sarebbe nelle sue caratteristiche migliori. Lo scorso anno giocava con Veloso del resto, era il compagno ad impostare l’azione. Ma Amrabat dava equilibrio a tutta la squadra di Juric. Cosa che ha fatto intravedere ieri contro il Sassuolo. Nella prima mezz’ora di gara la Fiorentina stava parecchio schiacciata, poi Sofyan ha saputo alzare il baricentro suo e dei compagni. Con un secondo livello giocato ad alti livelli, tra recuperi di palloni importanti e cambi di gioco interessanti. Pur giocando in posizione centrale, il marocchino ha svariato a tutto campo. Tanto che è stato di gran lunga il giocatore a percorrere più chilometri in campo (come quasi sempre è accaduto nelle partite precedenti, del resto) con quasi 12 km fatti.
100% DI PASSAGGI RIUSCITI. Nella sua prova anche 47 palloni giocati e soprattutto il 100% di passaggi riusciti, con ben 22 passaggi o tiri respinti (dati Lega). Al di là dei numeri, comunque, si è avuta l’impressione di un giocatore finalmente importante per questa Fiorentina. A volte esagera col tenere la palla tra i piedi, è vero, del resto è quanto gli rimproverava spesso anche Iachini (e lo stesso Prandelli). Ma contro il Sassuolo la Viola ha ritrovato un Amrabat a livelli discreti.
SFIDA ALL’HELLAS. Alla vigilia della partita contro il ‘suo’ Verona. Amrabat potrà confrontarsi sabato con i suoi vecchi compagni, e soprattutto con Juric, tecnico che lo ha valorizzato l’anno scorso all’Hellas, facendolo diventare uno dei centrocampisti rivelazione del passato campionato. Sicuramente la prova offerta ieri darà modo a Sofyan di presentarsi con più carica alla sfida contro Veloso e compagni. Sprazzi di Amrabat nel finale del 2020.
Di
Marco Pecorini