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Sportiello, speranze e certezze. In due mesi ha ri-cambiato la sua prospettiva viola

Per parlare del mio futuro ci sarà tempo. Sarebbe sbagliato farlo adesso che siamo impegnati nella corsa a un risultato prezioso, che potrebbe arrivare alla fine di una stagione molto complessa”. Parole di Marco Sportiello, che ieri a La Nazione ha rilasciato una lunga intervista. Tanto presente, pochissimo futuro. Eppure, quando si parla del portiere della Fiorentina, l’argomento futuro tiene banco eccome. In città il dibattito è aperto. Riscattarlo dall’Atalanta (per 5,5 milioni di euro) oppure no? Dibattito aperto anche in società, perché rispetto ad un paio di mesi fa le cose si sono un po’ modificate. Prima e dopo l’errore sulla punizione di Bernardeschi contro la Juventus, l’aria intorno a Sportiello non era delle migliori. Complice qualche incertezza, culminata con quell’errore di posizione che è costato caro. In quel periodo il riscatto sembrava lontano. Pressoché impossibile.

Poi la risalita. E questo è stato particolarmente apprezzato anche da Pantaleo Corvino. Non una parola fuori posto, non una giustificazione. Ammissione di colpa e via, a testa bassa, a lavorare sul campo con il preparatore (ma anche amico) Rosalen Lopez. Partita dopo partita, parata dopo parata. Sportiello ha riconquistato credibilità e fiducia. Contro la Roma, nell’ultima gara disputata, un solo malinteso con Vitor Hugo ed una serie di grandi interventi. Ma quella dell’Olimpico è solo l’ultima di una serie di ottime partite.

Nel mezzo, lo sappiamo, la tragedia di Capitan Astori che lo ha cambiato profondamente come persona. Lui, l’ultimo a vederlo, a parlarci, a giocarci alla Play Station. Una sorta di privilegio che si porterà dentro a lungo. Lui, che ha confidato di essere maturato tanto nell’ultimo periodo. Come se da ragazzo fosse diventato improvvisamente uomo. Come quando un figlio perde un genitore. Emozioni forti, sensazioni positive trasmesse a tutto l’ambiente. Adesso Sportiello è un punto di riferimento all’interno del gruppo. Dopo i leader Badelj e Pezzella, c’è lui insieme a Saponara.

E’ innegabile che speri nel riscatto. Lo sogna, lo desidera. A Firenze sta bene e vorrebbe restarci. La Fiorentina ci pensa, consapevole del fatto che qualcosa tra i portieri cambierà. Perché se Sportiello sarà il numero 1 viola anche nella prossima stagione, la cessione in prestito (Fifa permettendo…) di Dragowski sarebbe automatica. Il polacco ha bisogno di giocare e dimostrare il proprio valore, non resterà un altro anno in panchina. Le prossime settimane saranno decisive. Sportiello spera, la Fiorentina ci pensa (anche perché sarebbe un peccato perdere quella chimica speciale che si è creata all’interno del gruppo). Rispetto ad un paio di mesi fa le possibilità del riscatto sono aumentate. Questo è sicuro.

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