Era l’esame più duro per la difesa viola. Per dimostrare che il rendimento, e i numeri, delle ultime gare non erano stati un puro caso. Test superato a pieni voti per Astori e compagni. Prova solida di gruppo, Napoli imbrigliato sulle fasce e centralmente. Callejon-Mertens-Zielinski, un tridente che faceva paura pur con l’assenza di Insigne. Invece, prova sontuosa dei centrali viola, solidi in area e nelle chiusure preventive.
E dove non sono arrivati Pezzella-Astori, e soprattutto Laurini e Biraghi… ecco Sportiello. Decisivo, il portiere viola, su Zielinski e su Mertens, ‘scappati’ sui lati della difesa gigliata. Sicuro, il numero 57, nelle uscite e nelle prese alte. Dove non sempre era stato preciso in stagione. Una crescita evidente, per Sportiello, protagonista al San Paolo. In quello stadio dove poteva approdare qualche tempo fa, prima di arrivare a Firenze.
Invece adesso è un punto fermo di Pioli. Fin dal ritiro, la scelta è stata chiara. E la fiducia è fin qui ripagata alla grande. Per la Fiorentina è il quinto ‘clean sheet’ stagionale, ovvero la quinta partita senza subire gol. La seconda di fila, dopo il 3-0 al Franchi con il Sassuolo; due gol subiti nelle ultime quattro gare. Un bel segnale, contro un Napoli che in casa aveva segnato ben 27 gol in 11 partite stagionali, non trovando la porta solo contro Inter e Juve.
Sportiello ma non solo. Perché Astori-Pezzella sono stati sempre precisi in fase di chiusura. Il capitano viola ha peccato in un paio di uscite palla al piede, ma poco ha concesso sugli attacchi di Mertens e compagni. E che dire di Pezzella, ancora una volta un muro e un pilastro per i compagni. Interventi decisivi, anticipi sugli avversari, corpo a corpo vinti e tanta determinazione. Dopo Immobile anche Mertens è rimasto a secco contro la coppia viola.
Di
Marco Pecorini