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Sportiello in netto calo, Dragowski disastroso. Che fare con i portieri?

Si possono imputare tutte le attenuanti del caso alla Fiorentina che ieri è scesa in campo a San Siro rimediando una sonora sconfitta contro il Milan. Le tante assenze in difesa e a centrocampo hanno reso la squadra troppo brutta per essere vera, confermando tutto lo scetticismo che aleggiava intorno alla qualità delle riserve dei viola. Tuttavia, la sconfitta di ieri ha lasciato in eredità un’idea, che si è fatta largo nel corso di tutta la seconda parte di stagione. L’idea che il parco portieri della Fiorentina non sia all’altezza.

A cominciare dal primo portiere, Sportiello. L’errore sulla punizione di Calhanoglu certifica il momento no dell’ex Atalanta, che giusto sette giorni prima aveva spalancato le porte al Cagliari rimanendo piantato su un calcio da fermo che aveva favorito la rete di Pavoletti. Ma non sono solo questi due episodi ad aver accresciuto lo scetticismo intorno al classe 1992, bensì un girone di ritorno concluso in parabola discendente. Se all’inizio del campionato a Sportiello si concedeva l’attenuante di avere necessità di recuperare ritmo partita dopo un’annata passata in panchina, il preoccupante calo di rendimento nella seconda parte di stagione lascia molti dubbi.

Se poi la riserva di Sportiello si chiama Dragowski, si va di male in peggio. Anche al ragazzo va concessa un’attenuante: essere spesso sceso in campo freddo e sempre senza aver avuto la possibilità di giocare con continuità, aspetto particolarmente importante per un portiere. Tuttavia, la disastrosa prestazione con il Milan, unita alla non meno terribile uscita nel match casalingo con la Lazio, suggeriscono inevitabilmente che il polacco non è pronto a reggere il peso di una porta di Serie A. E pensare che di Bartolomiej si parlava spesso per le sue dichiarazioni, che oggi paiono tragicamente fuori luogo, in cui si lamentava del poco spazio concesso.

L’anno prossimo, dunque, per la Fiorentina potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione nel ruolo dei portieri. Dragowski potrebbe essere mandato a giocare in Serie B, per poter testare finalmente il polacco nell’arco di un campionato. Per quanto riguarda il protiere titolare, la società gigliata potrebbe vincere lo scetticismo che sta crescendo intorno a Sportiello solo se l’Atalanta concedesse ai viola un rinnovo del prestito, i quali eviterebbero in tal modo di sborsare i cinque milioni necessari per il riscatto dell’italiano. Proposta che però i bergamaschi difficilmente accoglieranno. Corvino, dunque, potrebbe tornare sulla piazza alla ricerca sia di un portiere titolare che della sua riserva.

Di certo, non si dovrà agire di impulso: se si deciderà di non puntare su Sportiello bisognerà trovare un portiere che garantisca un rendimento superiore (e magari anche più abile con i piedi, come si richiede nel calcio moderno). Il che potrebbe non essere così semplice: chi ci dice che la Fiorentina sia intenzionata a sborsare grosse cifre per acquistare un estremo difensore? Ecco perché non si può dare per certo che la prossima stagione non ci sarà sempre Sportiello a difendere i pali della Fiorentina. Niente è ancora scontato.

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