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Sportiello lancia la sfida: “Per noi ogni partita dovrà essere quella della vita”

Nell’ultimo giorno di ritiro della Fiorentina a Braunschweig in Germania ha parlato il portiere viola Marco Sportiello:

Come si chiude questo ritiro in Germania e quali sono le tue condizioni fisiche?
“È stata una settimana piacevole, impegnativa, dove abbiamo lavorato molto soprattutto sulla fase difensiva. Personalmente mi sento bene. Anche il clima ci ha aiutato rispetto al caldo di Firenze, qui ci sono state le condizioni ideali per allenarsi e siamo pronti per l’amichevole di domani contro il Wolfsburg”.

Tra Moena e Braunschweig il lavoro intenso durante gli allenamenti non è mai mancato
“Stiamo lavorando molto bene, con Alejandro (preparatore dei portieri) abbiamo creato un buon gruppo. Io, Dragowski, Satalino e il mister vogliamo cercare di migliorarci sempre di più”

Domani l’amichevole contro il Wolfsburg di Mario Gomez, che test sarà?
“Da quello che abbiamo visto loro sono una squadra molto aggressiva. Per noi è una partita vera, sarà la partita della vita, dobbiamo ragionare sempre così. Dobbiamo andare in campo su quello che abbiamo lavorato in questi giorni e cercare di alzare l’asticella e di migliorare giorno dopo giorno”

A Tatarusanu vuoi dire qualcosa, dopo anni non è più alla Fiorentina. Hai voglia di fargli un saluto?
“Lui è un grandissimo portiere. Mi ha aiutato molto a integrarmi nel gruppo in questi mesi. Sono stato bene con lui. Gli ho anche scritto un messaggio dove l’ho ringraziato di tutto e gli ho anche detto che mi ha aiutato molto anche solo guardandolo da fuori. E chi dice che Tatarusanu non è un ottimo portiere non capisce nulla di calcio perché io l’ho sempre ritenuto un ottimo portiere che sbaglia poco. E la Fiorentina è stata fortunata ad avere un portiere così. E come persona non c’è niente da dire. È stato un grandissimo compagno e gli faccio un grande in bocca al lupo”.

Sugli allenamenti con Alejandro Rosalen Lopez, come ti sei trovato con lui?
“Sicuramente la scuola spagnola è completamente diversa da quella italiana. Io mi sono abituato subito. Sono allenamenti molto intensi. Adesso il portiere deve saper fare tutto, giocare coi i piedi, comandare la difesa, col mister analizziamo tutti i temi e cerchiamo di farci trovare sempre pronti. Forse adesso il ruolo del portiere è più difficile rispetto a qualche anno fa ma con Alejandro riusciamo a lavorare su tutti gli aspetti e ci troviamo molto bene”.

A due settimane dall’inizio del campionato pensi che la costruzione della squadra sia in ritardo oppure sei fiducioso?
“Quello che avviene fuori non ci riguarda. Dobbiamo pensare al campo e lavoriamo con i giocatori che abbiamo. La società sa quello che deve fare, noi dobbiamo pensare e essere concentrati sul campo e fare quello che ci chiede il mister. Ci sono ancora un paio di settimane per prepararci al meglio. Prima dell’Inter ci sarà ancora qualche amichevole che ci aiuteranno a sistemare qualcosa in campo”.

Questo può essere l’anno più importante per la tua carriera e forse quello giusto per ritrovare la Nazionale?
“Sicuramente Firenze è una grande piazza, l’ho già detto tantissime volte. Per me è un onore essere qui e giocare con questa maglia. Devo dimostrare di potermi meritare questa maglia. Adesso quello che penso è migliorarmi come portiere, giorno dopo giorno. E poi alla Nazionale non ci penso, penso solo alla Fiorentina. Poi, certo, se andrà bene sicuramente sarà il massimo andare in Nazionale, ma adesso non ci sto pensando”.

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