Corvino ha praticamente piazzato il primo colpo del mercato in casa Fiorentina: Marco Sportiello. Si tratta di acquisto che può sapere in parte già di primo rinnovamento e ricostruzione della squadra.
In questo momento della stagione però l’arrivo imminente dell’estremo difensore in prestito dall’Atalanta però porta con sé un dubbio davvero amletico. Come cambieranno le gerarchie viola tra i pali? Si tratta di un investimento per il presente visto il valore del ragazzo che scalzi già da subito Tatarusanu oppure uno per il futuro a partire da giugno? Aldilà delle scelte di quello che sarà, proviamo a fare intanto chiarezza su chi sia il nuovo portiere viola e sui suoi numeri fino ad ora in carriera.
Marco Sportiello è ragazzo classe ’92 che ha mosso i suoi primi passi nell’ambiente professionistico con l’arrivo nelle giovanili dell’Atalanta all’età di appena 7 anni, e nelle quali compieta tutta la “gavetta” fino al 2010. Passa poi in comproprietà in Serie D al Seregno per poi difendere nel 2012 la porta del Carpi in prima divisione con il quale conquista la promozione in serie B. Da qui in poi c’è una netta ascesa per Sportiello che rientrato a vestire la casacca neroazzurra conquista il posto da titolare con la Dea dopo la partenza di Consigli da Bergamo. Appena venti anni e già titolare in A. Il giovane portiere originario di Desio si dimostra e si conferma uno dei migliori portieri del campionato dimostrando buone doti anche con i piedi in fase di impostazione e parando anche 4 rigori come quello a Pogba, Palacio e Higuain. Nella passata stagione 37 partite e 43 goal subiti. In generale per lui 84 le presenze nel massimo campionato italiano e 115 reti subite (media 1,40 a partita).
Da l’inizio del campionato 2016-2017 però è stato messo in discussione da Gasperini soprattutto causa di alcuni dissidi per vicende di calciomercato e perdendo il posto in favore di Berisha. Adesso il trasferimento in viola che potrebbe portare la definitiva consacrazione della sua carriera viste anche le ottime qualità mostrate dal portiere e la personalità che lo contraddistingue al di là degli ultimi mesi un po’ particolari passati a Bergamo.
Di
Gianmarco Romano