
CONTRO tutto. E contro tutti. Paulo Sousa, ha deciso di giocarsela così. Una strategia vecchia come il calcio che però, spesso, funziona. Prandelli, per esempio, lo chiamò “il fortino”. Allenatore e giocatori contro il resto del mondo. Si stimola il gruppo stuzzicandone l’orgoglio, e si va “alla guerra” più cattivi di prima. Del resto, che il tecnico portoghese ormai sia in sintonia soltanto con i suoi ragazzi, è abbastanza evidente. Ha rotto con i tifosi (che lo contestano), discute con la stampa, mentre con la società volano stracci. Eppure, appunto, lo spogliatoio lo segue. Basta ripensare alla prestazione di Genova, e alla rabbia con la quale la Fiorentina, soprattutto nel secondo tempo, ha inseguito la vittoria. Così scrive La Repubblica.
Evidentemente, Paulino, ha saputo toccare i tasti giusti. Orgoglio, voglia di dimostrare a tutti (dirigenza in testa) che questa non è una squadra “finita”. Da questo punto di vista insomma, i viola stanno bene. E i risultati lo dimostrano. Borja e compagni, dopo il tonfo di San Siro col Milan (era il 19 febbraio) non hanno più perso. Tre pareggi (contro Torino, Atalanta e Sampdoria) e tre vittorie, con Cagliari, Crotone e Bologna. E così, proprio quando la stagione sembrava persa, si sono riaccese le speranze europee. E anche questo, forse, non è un caso. Come se (e lo si è detto spesso) una volta caduto qualsiasi tipo di pressione, questo gruppo si fosse liberato di un peso. «Questa squadra rende meglio quando può giocare spensierata», disse Montella. Una frase che fece discutere, ma che oggi suona come una specie di sentenza.
Ecco. Da questo punto di vista, la Fiorentina, può forse gestire con più leggerezza questo finale di campionato. Stesso discorso per l’Atalanta. Per queste due, in fondo, l’Europa pareva utopia. Sousa e Gasperini, per intendersi, hanno tutto da guadagnare e niente da perdere. Inter e Milan no. Per loro, l’Europa League, era e resta un obbligo. Soprattutto per i nerazzurri che, addirittura, pensavano e speravano di poter lottare per la Champions.

Di
Redazione LaViola.it