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Editoriali

Spazzar via le paure e (ri)tornare a guardare davanti. Cercasi continuità per la Fiorentina, per non dover sperare solo nelle coppe

Dopo la convincente e roboante vittoria in Portogallo contro il Braga, la Fiorentina deve tornare a vincere anche in campionato.

La Fiorentina, dopo la convincente e roboante vittoria in Portogallo contro il Braga, deve tornare a vincere anche in campionato. L’avversario è di quelli più complessi, cioè l’Empoli, che vive la rivalità con la Fiorentina come una vera e propria gara dell’anno. Dal canto loro gli azzurri hanno potuto lavorare in vista di questa sfida con tutta la calma e la serenità del mondo, anche in virtù di una situazione di classifica tranquilla, a differenza di una Fiorentina che è tornata in città praticamente all’alba di venerdì e, di conseguenza, con poche ore per smaltire le fatiche fisiche e mentali di Braga che in Serie A ha messo assieme più stecche che acuti, soprattutto ultimamente.

VINCERE AIUTA A VINCERE. Nello sport c’è un detto che recita ‘vincere aiuta a vincere’. Un risultato positivo si sa, può contribuire a far eliminare più velocemente le tossine fisiche e le scorie mentali di uno sforzo, ma in questo avvio di 2023 ciò non si è verificato per la Fiorentina. Dopo la vittoria con la Sampdoria in Coppa Italia, infatti, arrivò subito il ko con la Roma, mentre dopo quella contro il Torino sempre in Coppa Italia ci fu lo scivolone col Bologna. Anche per questo il modo con cui la formazione viola affronterà l’Empoli vale di più. Il messaggio lanciato dai protagonisti è stato chiaro dopo il successo col Braga, risalire in classifica anche in Serie A è l’obiettivo. Tra poche ore ci sarà la riprova del campo.

DIETRO/AVANTI. Per quanto il cammino nelle coppe si stia facendo sempre più affascinante e meritevole di qualche attenzione in più rispetto ad obiettivi in campionato che ormai sembrano essere irraggiungibili, la Fiorentina ha il dovere di tornare a guardare davanti in graduatoria, piuttosto che dietro. Dopo il recente triste score di 1 punto fatto in 5 giornate, con due ko interni consecutivi con Bologna e Torino, la zona calda si è avvicinata pericolosamente, tanto da portare qualcuno a pensare di lasciar perdere la Conference per badare al sodo e fare punti salvezza. A maggior ragione in virtù del doppio impegno con Empoli e Verona che attende la Fiorentina in Serie A. La risposta in Portogallo è stata di tono opposto: 0-4, passaggio agli ottavi ipotecato e ancora un lungo cammino davanti anche in Europa (si spera). Ma…stavolta serve dare a questo risultato continuità anche in campionato, ancor di più che in altri momenti, allontanare eventuali tragici scenari e tornare a pensare in grande, per arrivare alle gare di Coppa Italia e Conference League con maggiori certezze ed un clima diametralmente opposto a quello con cui si è arrivati alla partita col Braga.

COLLETTIVE/SINGOLE. Per quanto le sorti collettive, quasi sempre, dipendano dal rendimento dei singoli, è logico attendersi ulteriori risposte incoraggianti anche da più di qualche calciatore della Fiorentina che col Braga ha fatto cose importanti. In primis Jovic, in scia Cabral, ma anche i vari Amrabat, Biraghi e Mandragora. Il resto lo ha fatto la concentrazione e la determinazione di una Fiorentina che ha fatto una delle migliori partite dell’anno, soprattutto a livello mentale. Le punte hanno avuto enormi difficoltà in questa stagione, e di conseguenza ne ha avute la Fiorentina. La speranza è che la serata di Braga non sia destinata a rimanere un lampo isolato, ma che per Jovic e Cabral sia solo un punto di (ri)partenza. Allora sì che la musica potrebbe cambiare. Tra poche ore ci sarà la riprova del campo, bis, contro un Empoli che non regalerà niente, anzi.

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