Il tecnico dell’Inter in sala stampa commenta il 3-3 contro i viola e gli episodi dei rigori: “Quello di Edimilson c’è, non si copre il volto”.
Luciano Spalletti parla così in conferenza stampa dopo il 3-3 contro la Fiorentina: “L’Inter ha fatto la partita che doveva fare, anzi per certi versi molto bene, se consideriamo l’avversario e il momento che sta attraversando la Fiorentina. Una grande prestazione, capitano degli episodi e in alcuni momenti facciamo scelte che vanno al contrario di quanto dovrebbe essere lo sviluppo logico. Abbiamo fatto ripartenze importanti, loro sono stati bravi a difendere in parità numerica e a rimettere a posto le cose”.
PARTITA. “Bella partita, spettacolo, il pubblico si sarà divertito. Io vado a casa, dormo poco, si cerca di fare un discorso alla squadra che sia corretto. È il morale che resta addosso, al di là del risultato. Quando hai entusiasmo le cose riescono meglio, diventa più qualitativo e più bello tutto. Quando c’è il momento di tensione o difficoltà, si vede, fatichi, l’episodio ti va contrario perché hai paura. Era un risultato importante, che faceva svoltare la squadra anche per la classifica”.
MANI IN AREA. D’accordo sull’interpretazione degli arbitri? “Dei parametri ci sono. Se si dice non diamoli più, ma una palla parte da 30 metri e uno si fa trovare a braccia larghe e colpisce di mano… Quello per la Fiorentina non è mano, è petto. Quello di Edimilson non si è coperto il volto, la palla è partita da 30 metri. Le mani devono essere naturali, lungo il petto. Ce l’hanno spiegato. D’Ambrosio? Eravamo in 40 davanti alla telecamera, si è visto tutti che era petto… anche i giocatori della Fiorentina ne erano convinti”.

Di
Marco Pecorini