Così Paulo Sousa in conferenza stampa dopo la vittoria contro lo Slovan: “Cristoforo a sinistra? Non è un esperimento, cerco di aiutare tutti per portarci a vincere. Era esterno quando difendevamo, mentre quando attaccavamo giocava più alto. Aveva il compito di attaccare per creare più spazio tra le linee avversarie. Nella parte finale della partita è stato più vicino alla porta, è un ragazzo che suggerisce molti movimenti di rottura. E tira molto in porta. Ha intensità. Sono soddisfatto della sua prestazione. Cerco di coinvolgere tutti. Pazienza nell’arrivare al risultato? Abbiamo dovuto giocare con mentalità giusta, siamo stati maturi per vincere la partita. Lo volevamo, e abbiamo fatto molto bene. Io grintoso? Sì, come sempre. Amo il calcio, amo il mio lavoro e voglio far dare sempre il massimo ai miei ragazzi.
Zarate fuori? Le mie scelte sono fatte sempre per vincere le partite. Cerco di vedere di cosa ha bisogno la squadra. Chiesa e De Maio oggi hanno avuto la possibilità di giocare, si sono inseriti bene. Continuità? La squadra sta crescendo, sta arrivando alla capacità individuale e collettiva a cui può arrivare, come ha già dimostrato in passato. Ci sono state poi partite in cui avremmo meritato più punti. Voi giornalisti a volte cercate di creare qualcosa di negativo, noi cerchiamo di eliminarlo. Fino a qualche settimana fa la squadra non arrivava al suo massimo, ora ci sta arrivando, ci abbiamo lavorato e ora arriva con più continuità. La squadra sta lavorando sempre di più per arrivare a risultati positivi continui. Chiesa è un ragazzo sul quale crediamo, cerchiamo di limitare il ponte tra il calcio giovanile e il calcio professionistico. Ilicic-Kalinic? Nikola dall’inizio ha fatto sempre prestazioni straordinarie, gli mancava il gol; ora è arrivato anche il gol, è fondamentale per un attaccante. Sta sempre aumentando il numero di occasioni. Ilicic è fondamentale per noi, e quando gioca così aiuta sempre la Fiorentina ad arrivare al suo massimo”.
Queste invece le sue parole ai microfoni di Sky: “I ragazzi mi hanno sempre fatto vedere la serietà nel lavoro, anche nei momenti in cui i risultati sono stati più difficili. Difficoltà di inizio stagione? Ho già parlato e non voglio più tornare su questo argomento. L’anno scorso è stata una sorpresa, anche il modo in cui ci proponevamo. Quest’anno alcuni giocatori sono arrivati tardi e hanno avuto bisogno di ambientarsi, e abbiamo aspettato la fine del mercato per sistemare gli schemi di gioco
EL utile per risistemare la squadra? Più partite danno più opportunità di reindirizzare la squadra. L’anno scorso sono state prese altre decisioni che ci sono costate e ci hanno fatto rincorrere il passaggio del girone. Cristoforo? Abbiamo bisogno di certe caratteristiche nelle fasi d’impostazione, e Cristoforo è un giocatore intenso, anche in fase difensiva, e stiamo cercando di inserirlo in posizione più avanzata. Due punte? Alternativa o realtà per essere più offensivi?Realtà ma per diventare molto offensivi abbiamo bisogno di altri protagonisti in tutti i reparti di gioco. È dall’Austria che stiamo lavorando con due punte, con diverse linee di profondità nel nostro gioco. Ilicic è un giocatore fondamentale nel nostro gioco, quando sta bene la squadra ha un rendimento molto alto. Con la maturità possiamo continuare a crescere. Il calcio è una scuola di vita, e serve avere carattere”.
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Redazione LaViola.it