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Sousa si sdoppia: la rabbia e l’orgoglio

FA MALE perdere così. Molto male. E Paulo Sousa non lo nasconde. La reazione alla botta dei tre gol subiti in meno di venti minuti, era stata una reazione da squadra motivata. E ambiziosa. Da squadra che puntava e sognava l’impresa. Tutto questo fino al 3-2, ovvero prima dell’ultimo guizzo, al 90’ firmato da Icardi, che ha fatto tornare pesantissimo il bilancio in sfavore dei viola. Tutto questo nonostante un arbitraggio che ha contribuito e non poco a rispedire la Fiorentina all’inferno. «Sono molto orgoglioso dei ragazzi, hanno dimostrato carattere e qualità per gestire la partita. Hanno giocato bene molto bene, da campioni – è la sentenza di Sousa dopo il fischio finale -. Poi se mi chiedete dell’arbitraggio…io sto zitto non dico niente. Come sempre. Per me la partita è finita al 90’. Stop». Il disappunto però c’è e resta. E solo l’ottima prestazione dei suoi ragazzi ha aiutato Sousa a non puntare il dito contro le decisioni del direttore di gara. «La reazione al netto vantaggio dell’Inter – continua il portoghese – è stata un ottimo segnale, anche in prospettiva. Il black out nei primi venti minuti? Ogni errore nostro ha avuto come seguito cose positive. Questo io mi porto dietro da questa trasferta ed è così che dobbiamo continuare a fare».

I SEGNALI incoraggianti sul piano del gioco cozzano però contro una classifica che vede la Fiorentina sempre più distante dalle zone che valgono l’Europa del futuro. E per questo, ora Sousa e i suoi sono chiamati a non sbagliare più. A non concedere più nulla agli avversari, specie nella doppia sfida interna delle prossime settimane contro Palermo e Sassuolo. «Sarebbe sbagliato dire che noi puntiamo a questo o quell’obiettivo – riprende Sousa -. Noi dobbiamo tenere viva l’ambizione di lottare contro tutti e contro qualsiasi tipo di avversario. Vogliamo vincere più partite possibile e quindi guardare avanti cercando di continuare a crescere e fare buone cose. La nostra realtà è questa. Noi dobbiamo continuare ad avere fiducia nei nostri mezzi e prendere spunto da partite come questa, dove carattere e coraggio non ci sono mancati».

Tornando alla gara con i nerazzurri, Sousa rilegge prima la prestazione della difesa (in tilt nella prima mezz’ora) poi quel gioco in crescendo, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Gonzalo e taglia corto sulle scintille attorno al suo nome, nei giorni scorsi. «Per favore – conclude Sousa -, lasciate stare certe questioni, pensiamo solo al calcio e alle cose positive, a parte il risultato, che ci portiamo a casa da questa trasferta».

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