L’esultanza contagiosa, un po’ sfrenata, con cui ha festeggiato la prima rete in viola di Federico Chiesa è qualcosa che sfugge alle regole non scritte, seguite in panchina da Paulo Sousa. Un allenatore che, come è logico, mette sempre la squadra davanti a tutto. Ma per ‘Fede’ il portoghese ha un debole calcistico. Non una novità considerato che – altra regola infranta – in tempi non sospetti e sorprendendo tutti promosse in prima squadra proprio il figlio di Enrico.
Non fateglielo notare, perché risponderebbe che non è vero, che lui pensa a tutta la Fiorentina, e in sala stampa dopo il successo Sousa prova a rimanere dentro questi binari a chi gli chiede della prova e del gol di Chiesa: «Tutti i giocatori lavorano al massimo per arrivare a fare una carriera di livello. Lui è uno di quelli che lavorano per questo e noi siamo allenatori e cerchiamo con lo staff di fargli crescere. Sono contento per lui perché è un ragazzo sul quale non ho dubbi, sta consolidando il suo percorso di crescita nel calcio professionistico».
Tornando alla partita contro il Qarabag i timori della vigilia per certi versi si sono confermanti, anche se, come dice Sousa, l’idea di scendere in campo per il pareggio non lo ha sfiorato neppure un attimo. Giusto così. Questione di atteggiamento che non deve cambiare per nessun motivo: «Non pensiamo mai alle sconfitte, noi scendiamo sempre in campo per vincere le partite». Vincere, comunque, non è stato facile e Sousa ancora una volta sorprende, ma fino a un certo punto: «Ho fatto i complimenti al mio avversario – ha detto il portoghese – perché ha messo in campo una buona squadra».
La sua, di squadre, ha fatto un deciso passo in avanti, spazzando via i timori e gli spettri che si erano subito agitati appena finita la partita (persa) contro il Paok: «Arriviamo da un buon periodo, era un obiettivo nostro arrivare al primo posto nel girone. La squadra sta continuando a consolidare tutto il buono che sta facendo». Come Borja Valero il cui ingresso ha dato quel qualcosa in più alla Fiorentina: «Sì, ha portato freschezza al nostro gioco e al palleggio. Lui conosce molto bene i nostri tempi».
Per chiudere un pensiero al futuro, con un sorteggio che negli ultimi anni non è stato proprio bevevolo nei confronti della Fiorentina: «Spero che stavolta cambi… anche se dovrebbe essere più favorevole per noi».
Di
Redazione LaViola.it