Rassegna Stampa
Sousa si difende meglio dei viola: “I ragazzi hanno giocato da campioni”
Settimana non facile per Paulo Sousa. Dopo la sconfitta di Europa League all’ultimo respiro contro il Paok Salonicco, arrivano quattro sberle dall’Inter dopo le esternazioni su Bernardeschi che hanno fatto infuriare Firenze. Tanto che alla vigilia era dovuto intervenire con l’idrante il ds Pantaleo Corvino, stanti anche le voci di una separazione con il portoghese. «Tutti uniti», aveva ruggito il dirigente. E invece la Viola nei primi 20’ sembra giocare contro il proprio allenatore per come si consegna a un’Inter pur tremolante. Poi però la reazione è stata da grande squadra, malgrado l’ingiusta inferiorità numerica. Perché Gonzalo Rodriguez è stato vittima di un doppio torto da parte dell’arbitro Damato. Al difensore argentino prima è stato negato un rigore per fallo di Miranda e poi si è visto sventolare un rosso diretto per un intervento su Icardi che era solo da ammonizione. «Damato non era in forma. Noi siamo stati 20 minuti sotto tono, lui per 90. le sue decisioni hanno condizionato la gara e ci hanno lasciato perplessi» ha detto a fine gara Corvino.
DRIBBLING Sousa invece ha un atteggiamento strano. Faccia quasi strafottente, con un sorrisino da «so io come stanno le cose ma non ve lo dico», non vuole fare polemiche per la direzione arbitrale e si stringe attorno alla sua truppa. «Sono molto soddisfatto dei ragazzi – attacca il tecnico -, hanno giocato da campioni, dimostrando carattere e gioco. Se è stato un campione anche l’arbitro Damato? Sapete che di questo non parlo. E faccio i complimenti all’Inter, squadra molto forte». Ostruzione anche quando gli si chiede conto della partenza horror dei suoi, che si sono aperti come il Mar Rosso sui primi tre gol interisti. «Cosa ci è successo nei primi venti minuti? Abbiamo giocato da campioni, sono orgoglioso dei miei – svicola di nuovo Sousa -. Abbiamo l’ambizione di lottare contro tutto e tutti, cercando di fare il meglio sempre e di vincere ogni partita superando le difficoltà che ci si presenteranno. Ma senza rinunciare mai a giocare». Inutile anche tornare sulle polemiche dei giorni scorsi, con tanto di striscioni che gli davano del traditore: «Tutto alle spalle dopo le mie frasi in settimana? Parliamo di calcio, che è un gioco bellissimo…». Avessero difeso così i suoi uomini, Sousa se ne sarebbe tornato a casa con qualche punto in più. Non solo con tanto orgoglio.