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Sousa non rischia, ma in caso di disfatta…

Ancora una partita e poi si chiuderà un 2016 tutt’altro che soddisfacente per la Fiorentina e i suoi tifosi, passati dalla gioia del primo posto alla mancata qualificazione in Champions e, per ultimo, lo spettro di una stagione anonima. Ancora 90′ appunto, che spaventano e non poco. Sì, perché al Franchi arriva un avversario scomodo come il Napoli di Maurizio Sarri.

I partenopei stanno viaggiando a marcia spedita e vengono da 3 vittorie consecutive in campionato con un bottino impressionante di 13 gol, il passaggio del turno da prima del girone in Champions League, ma soprattutto con la consapevolezza di aver finalmente finalmente trovato un buon assetto di gioco, nonostante un’assenza pesante come quella di Milik.

La Fiorentina invece sta vivendo forse il momento più buio di questo 2016. Soprattutto per quanto riguarda l’umore della piazza. Le ultime brutte prestazioni, l’approccio sbagliato alle gare, gli improvvisi cali di tensione, una difesa traballante e alcune scelte tattiche poco condivise hanno aperto a un ampio malcontento del pubblico.

“Sousa non è a rischio”. Lo ha ricordato anche due giorni fa il dg viola Pantaleo Corvino. L’idea della società è infatti quella di continuare con il portoghese fino a giugno, per poi cambiare guida. È vero però che il rapporto tra tifoseria e il tecnico è ai minimi storici. In primis c’erano state le dichiarazioni sul sogno perso e sul futuro di Bernardeschi, poi sono arrivate le ultime gare a incrinare decisamente il rapporto. Lo testimonia un sondaggio lanciato dal nostro sito dopo la sconfitta contro la Lazio, nel quale più della metà dei quasi 3 mila votanti ha espresso di desiderare l’immediato esonero dell’allenatore. Una sconfitta pesante contro i partenopei potrebbe quindi aprire a una frattura irreparabile, che richiederebbe un necessario intervento della società.

Massima concentrazione quindi. La Fiorentina questa volta non può assolutamente permettersi di fallire l’approccio alla gara. Il Napoli è un avversario con una potenza offensiva capace di capitalizzare ogni disattenzione dell’avversario. Rincorrere, come in altre situazioni, potrebbe diventare impossibile.

Sousa dovrà essere in grado, come mai prima, di preparare i suoi. Non solo tatticamente, ma anche mentalmente. Aspetto, quello mentale e di attenzione, dove i viola sono sembrati deficitari ultimamente. “Possiamo competere con tutti”, ha detto in conferenza stampa ieri. Non ci può essere occasione migliore quindi per dimostrarlo.

Per quanto riguarda gli undici che scenderanno in campo non dovrebbero esserci grandi sorprese, anche se il portoghese ci ha abituato al contrario. Il modulo dovrebbe essere un 4-2-3-1. In difesa Tomovic è uscito acciaccato dalla sfida di Roma e potrebbe quindi sedersi in panchina per lasciare il posto a Salcedo. Al centro della difesa Gonzalo dovrebbe tornare a fare coppia con Astori dopo l’assenza di domenica, mentre a sinistra Olivera sembra in leggero vantaggio nel ballottaggio con Milic.

A centrocampo i viola dovranno ancora fare a meno di Borja. Spazio quindi alla coppia BadeljVecino. Sulla trequarti, Tello dovrebbe sedersi in panchina per fare spazio a Chiesa, che affiancherà Ilicic e Bernardeschi. Davanti il vero oggetto del desiderio proprio della società di De Laurentis nell’ultima sessione di mercato: Kalinic.

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